Il presidente del Co.R.U.C. Santo Marcello Zimbone, Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, si appella alla comunità studentesca.
"In questo difficile momento per l’intero Paese, il Comitato Regionale Universitario di coordinamento della Calabria - Co.R.U.C., su iniziativa dei Rettori, ritiene innanzitutto opportuno rassicurare la Comunità studentesca delle Università calabresi che si continua a lavorare per garantire, in linea con le indicazioni del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e con le norme in vigore, connesse all’emergenza epidemiologica da coronavirus e nell’incertezza che caratterizza tempi ed effetti della sua evoluzione, le migliori condizioni possibili per la prosecuzione dell’attività didattica e curriculare, degli esami di profitto, delle sedute di laurea, come delle altre attività istituzionali delle Università. Per senso di responsabilità, si è impegnati anche a venire in aiuto delle altre Istituzioni, che si trovano in difficoltà di reperimento di adeguati prodotti disinfettanti per gli interventi di sanificazione, attraverso l’autoproduzione di qualità in alcuni laboratori universitari". "
Nell’attuale fase è altrettanto doveroso un appello alla stessa Comunità studentesca per la consapevole collaborazione individuale, la più ampia possibile, nell’opera di sensibilizzazione, assolutamente opportuna, presso la Collettività in generale, le Famiglie e, in particolare, presso i Colleghi studenti ed Amici recentemente rientrati dalle Università del Nord, affinchè siano scrupolosamente rispettate nei comportamenti le misure eccezionali varate dal Governo e dalla Presidente della Regione Calabria per fronteggiare i rischi di contagio connessi al diffondersi dell’epidemia. Il rispetto responsabile delle norme comportamentali, delle raccomandazioni e delle restrizioni adottate a livello superiore, rappresenta, infatti, una rilevante e urgente priorità che richiede da parte dei singoli la saggia promozione di una vigile coscienza sociale dell’invasività del contagio e della conseguente necessità di adeguare i comportamenti individuali. Tale consapevolezza impone la piena disponibilità a collaborare per la migliore gestione dell’emergenza, quale monito pulsante a non cadere nella superficialità e nell’indifferenza nonchè a rinunciare alle abitudini che possono acuire i rischi di contagio. Inconsapevoli comportamenti inappropriati, anche soltanto di pochi, potrebbero, infatti, determinare una domanda d’assistenza medica d’urgenza insostenibile per il sistema sanitario calabrese, da tempo in difficoltà, come peraltro accade già nelle strutture sanitarie più attrezzate del Paese".
"Urge una prova di maturità, che, consapevole dell’eccezionalità del momento e mossa persino dall’orgoglio e dal senso di appartenenza al territorio calabrese, pratichi e diffonda in modo esemplare, con il più prudenziale spirito conservativo, la cultura della protezione della salute pubblica e della sicurezza. L’azione comune, in sinergia d’intenti, darà alla Calabria e al Paese maggiori opportunità di adeguata e responsabile risposta all’emergenza, facendo la vera differenza, ben lungi dai danni che possono derivare dalla sottovalutazione dei rischi connessi all’invasività del contagio. Un saluto e un fiducioso ringraziamento per il corale, prezioso e irrinunciabile impegno che di certo non mancherà".
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