Premio Nazionale Astrea 2020. Fra i premiati: il fratello del giudice Borsellino, Maria Antonietta Rositani e l'archeologo lametino Mastroianni (FOTO)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Premio Nazionale Astrea 2020. Fra i premiati: il fratello del giudice Borsellino, Maria Antonietta Rositani e l'archeologo lametino Mastroianni (FOTO)

Dedicato quest’anno alla memoria di Paolo Borsellino, il premio ideato da Massimo Mercuri e Piera Dastoli, si è svolto in diretta televisiva e in streaming sui canali social per rispettare le norme anticovid,

  28 dicembre 2020 11:32

Si è conclusa la II edizione del Premio Nazionale Astrea 2020 dedicata a Paolo Borsellino. "Fino a quando non avrò l’agenda rossa di Paolo non avrò pace. L’agenda è dentro le istituzioni. La verità è dentro lo Stato", quanto affermato da Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia che ha ricevuto il Premio Nazionale Astrea 2020. ''Pezzi di Stato trattavano con la mafia e Paolo morì per questo'', dichiara ancora il fratello del giudice. Premiata anche Maria Antonietta Rositani, bruciata viva dal suo ex marito a Reggio Calabria, che ha lanciato un appello: "A tutte le donne che subiscono violenza, voglio dire di non permettere mai a nessuno uomo di fare quello che è successo a me. Mai, non consentitelo mai perchè la vita è bella e meritate di viverla".

Banner

"Dico che si rinasce, eccome se si rinasce. Io quel giorno ho detto al mio ex marito, - prosegue la Rositano - mentre mi buttava la benzina, che non sarei morta e che sarei tornata dai miei figli. Ed eccomi qua, non sono morta e sono tornata a casa dai miei figli. Torno a fare la mamma e se ci sono riuscita io possono farlo tutte le donne che si stanno trovando in quest’incubo. Insieme riusciremo a sconfiggere questi esseri ignobili".

Banner

Banner

Premio Astrea in memoria anche di Filippo Ceravolo, che a 19 anni fu massacrato per errore a colpi d'arma da fuoco il 25 ottobre 2012 a Soriano Calabro, nelle preserre vibonesi. Il papà Martino, collegato dalla sua casa con i conduttori della manifestazione, ha invocato ancora volta la giusta punizione per coloro che hanno spezzato la vita del proprio figlio. "Vogliamo giustizia. Giustizia per nostro figlio, - dichiara il padre - che a distanza di otto anni non l’ha ancora ottenuta".

Filippo Ceravolo con il padre

Gli altri premiati della manifestazione organizzata da Piera Dastoli e Massimo Mercuri e che quest'anno si è tenuta in modalità remoto, per via dell'emergenza sanitaria in corso, sono stati: Memo Remigi, cantante, autore, conduttore televisivo. Remigi, collegato dalla sua abitazione milanese è stato premiato per i suoi 55 anni di carriera artistica. Per lo sport il premio Astrea è stato assegnato al campione di ciclismo Claudio Chiappucci, alias  El Diablo. Diverse volte sul podio del giro d'Italia e tour de France. A ricevere il premio nazionale Astrea è stato anche l'attore Peppino Mazzotta, uno dei protagonisti della serie di successo "Il commissario Montalbano" su Rai Uno. Mazzotta, nativo di Cosenza, riveste nella serie il ruolo dell'ispettore Fazio a fianco di Luca Zingaretti.

Il premio Astrea per la scrittura è andato a Massimo Benenato grazie al suo ultimo successo "Sotto le stelle di Roma" . Benenato è figlio del grande comico Franco Franchi (vero nome Francesco Benenato), che insieme a Ciccio Ingrassia, formò quella che fu denominata la "coppia d'oro del cinema italiano". Gli organizzatori hanno voluto dedicare dei momenti della kermesse a loro due. Premio anche a Pino Aprile. Giornalista meridionalista ha lavorato in Rai al settimanale di approfondimento del Tg1, TV7, e con Sergio Zavoli, nell’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud”, vicedirettore di “Oggi” e direttore di “Gente”.  Riconoscimento all'università telematica Pegaso, la più scelta dagli italiani. Ad intervenire, sono stati il presidente nazionale Danilo Iervolino e la responsabile della sede di Lamezia Terme Caterina Carbone

Altro premio è andato al giovane archeologo Davide Mastroianni originario di Lamezia Terme. Soli 36 anni, ma già tanta strada alle spalle nel mondo della ricerca, per l’archeologo lametino Davide Mastroianni, cui è stato conferito il riconoscimento alla Cultura nella II edizione del Premio Nazionale Astrea 2020, manifestazione che riconferma, anche in un momento oggettivamente difficile, la volontà di dare risalto ad eccellenze di ampio respiro, in uno spirito che compenetra le attività culturali alla legalità.

Dedicato quest’anno alla memoria di Paolo Borsellino, il premio ideato da Massimo Mercuri e Piera Dastoli, si è svolto in diretta televisiva e in streaming sui canali social per rispettare le norme anticovid, e ha scelto di far emergere la figura di questo giovanissimo archeologo, già coinvolto in attività di ricerca su tutto il territorio nazionale e oltre, con un’intensa attività convegnistica e numerosi contributi in pubblicazioni scientifiche all’attivo, ma anche con una serie di incarichi di tutto rispetto che rivelano come al centro dei suoi studi ci sia attualmente la geoarcheologia, scienza nuova che mette al centro il territorio e le sue evoluzioni storiche.

Mastroianni è infatti vice presidente regionale Sigea, referente regionale per geoarcheologia, direttore della rivista scientifica “Stratigrafie del Paesaggio” e membro della Scientific Advisory Committee, nonché corrispondente territoriale per Archeologia, Paesaggio e Beni Culturali presso l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Cosenza. E’ di pochi giorni fa la sua nomina a Cultore della Materia in Archeologia dei Paesaggi presso l’Università degli Studi di Siena.

“In un momento duro come quello che stiamo vivendo, in cui la cultura è bloccata, gli spazi che le sono dedicati si sono necessariamente svuotati, ma una volta finito tutto questo quegli spazi saranno lì ad attenderci se soltanto diamo loro il giusto valore” ha dichiarato Mastroianni nel suo intervento video durante il conferimento del premio. L’archeologo si è poi soffermato sul binomio fra legalità e cultura, citando l’episodio di sciacallaggio in un sito archeologico del crotonese, ma anche l’esempio virtuoso dell’apertura del nuovo polo museale di Soriano Calabro diretto Mariangela Preta.

Poi un riferimento alla sua città natale, Lamezia Terme, dove la cessione del parco archeologico di Terina e del museo archeologico, che stava per realizzarsi grazie alla sinergia fra l’assessore alla cultura Giorgia Gargano e il Mibact che potrebbe subire una battuta d’arresto a causa della decadenza della giunta comunale e del sindaco dovuta ad accoglimento al Tar della sentenza che porterà al ripetersi delle operazioni di voto in alcuni seggi, dedica il premio al professor Gioacchino Lena, noto studioso del territorio calabrese e ricercatore in ambito geoarcheologico scomparso recentemente: uno dei suoi maestri, della cui opera sarà certamente degno prosecutore.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner