40 milioni per l'agricoltura del futuro, al via il bando: c'è posto per oltre 400 giovani agricoltori

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  02 luglio 2025 14:11

di MARCO VALLONE

L'offerta di opportunità e strumenti per attrarre giovani agricoltori nel settore agricolo, e per consentire di attuare in proposito idee imprenditoriali innovative, è alla base del bando “Insediamento giovani agricoltori”, presentato questa mattina dall'assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo, in una conferenza stampa presso la Cittadella regionale a Catanzaro in cui sono stati presenti, tra gli altri, anche il dirigente del settore Competitività del dipartimento regionale agricoltura, Francesco Chiellino, e il responsabile del procedimento Giuseppe De Grazia. L'avviso, pubblicato dal dipartimento regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, prevede una dotazione finanziaria da 40 milioni di euro ed è finanziato con la nuova programmazione dei fondi Csr 2023/2027.

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Dal momento che, in Calabria, l'ultimo intervento a sostegno di nuovi insediamenti dei giovani in agricoltura risale al 2018, quello presentato oggi risulta essere un provvedimento molto atteso nel settore. Si tratta di “un bando che insedierà tantissimi nuovi giovani – ha affermato l'assessore Gianluca Gallo – e sarà il primo di una serie di bandi se questa misura, come noi crediamo, tirerà al meglio perché noi vogliamo che tanti giovani si insedino in agricoltura”. Nella vecchia programmazione del 2018, ha spiegato ancora l'assessore regionale all'agricoltura, “ci furono due bandi ai quali si diede anche ampia copertura da parte mia con la programmazione 2021/2022. Anche questa volta daremo ampio risalto e sostegno economico e finanziario a questi bandi che riteniamo di grande importanza”.

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Il bando intende incentivare anche approcci produttivi maggiormente sostenibili da parte dei giovani imprenditori, sia sotto il profilo dell'ambiente che per quel che concerne gli aspetti economici e sociali. Lo scopo è dunque quello di facilitare lo sviluppo imprenditoriale sostenibile nelle zone rurali.

I beneficiari saranno giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti che si insediano per la prima volta in un'azienda agricola in qualità di capo d'azienda, successivamente alla presentazione di un piano aziendale per lo sviluppo dell'attività agricola. Con la misura del 2018 “abbiamo insediato circa 400 nuovi giovani – ha evidenziato l'assessore Gallo – che stanno completando gli investimenti. Con questa nuova misura noi ne inseriremo, a primo acchitto, almeno 400, ma anche di più, ai quali daremo un contributo praticamente a fondo perduto: 70mila euro per l'istituzione del progetto (il piano aziendale per lo sviluppo dell'attività agricola ndr) e 30mila euro di premio al termine dell'esecuzione del progetto”. La sovvenzione prevederà quindi un importo complessivo massimo di 100mila euro e sarà possibile presentare domanda per l'accesso al sostegno fino al 31 luglio.

E' stato poi chiesto perché un giovane, tra siccità e spopolamento, dovrebbe decidere di darsi all'agricoltura: “Perché in questo momento c'è anche entusiasmo, c'è anche attenzione rispetto all'agricoltura calabrese – ha rilevato Gianluca Gallo – perché i giovani hanno una marcia in più obiettivamente. E noi vogliamo che in un'agricoltura 4.0, che ormai guarda anche all'intelligenza artificiale, ci siano tanti giovani che riescano a coniugare una grande tradizione agricola e rurale con l'innovazione”.

Spesso al sud si parla di emergenza idrica: ad esempio, recentemente, se ne è parlato in Basilicata. Qual è la situazione attuale relativamente all'approvvigionamento idrico in Calabria? “E' una situazione delicata come ogni anno – ha sottolineato l'assessore Gallo -. Ancora non siamo in emergenza siccità. Nell'area dell'alto Ionio cosentino, che è collegata alla Basilicata, c'è un momento di criticità dovuto a erogazioni inferiori rispetto alla media degli altri anni. Si tratta di criticità provenienti proprio dai bacini della Basilicata. Per questo c'è un'interlocuzione politica con la Regione Basilicata per avere maggiori quantità di acqua a disposizione dei nostri agricoltori perché, naturalmente, in quell'area ci sono colture di pregio come il limone IGP di Rocca Imperiale ma anche tanto, tanto altro”.

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