"Sono cinque anni che va avanti la condivisione non consensuale di mio materiale sessuale. È partito da Cosenza e ha fatto il giro della Calabria, ma poi il video è finito in un gruppo Telegram con oltre settantamila iscritti. E quando denunciai la cosa alla dirigente Maletta, lei mi rispose che era colpa mia, che me l'ero cercata".
A dirlo è la ex studentessa del liceo Valentini di Castrolibero, presente al corteo studentesco cosentino giunto davanti alla sede del Provveditorato agli studi.
La giovane, che ha denunciato su Instagram le molestie di cui sarebbe stata vittima, ha reso pubblicamente la sua testimonianza riferendo di essere stata palpeggiata da un docente, che, tra l'altro, le avrebbe rivolto diverse battute a sfondo sessuale. "Mi chiamava panterona - ha detto la ragazza - bella polpettina ed è dai nostri ricordi che è nato tutto questo. Dopo quattro anni ho riconosciuto le violenze, perché pensavo che fosse normale che un professore mi toccasse. Ma questo non è normale". Poi la giovane si è rivolta ai dirigenti scolastici invitandoli ad essere più attenti agli studenti: "Basta fare i manager, bisogna prendersi cura degli studenti".
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