di ANDREA DAGGIANO
Il Recovery gap. Le distanze sociali ed economiche che dividono il Paese al centro del webinar organizzato dal movimento Primavera della Calabria.
Anna Falcone, avvocato e ispiratrice del movimento, dopo le presentazioni ha introdotto l'intervento di Vincenzo Falcone, Segretario Generale del Comitato delle Regione dell'UE. "È un problema di sistema -ha detto-, gli investimenti funzionano, e il recovery è un debito di fatto, se vengono inseriti all'interno di un sistema. Tutti i fondi stabiliti saranno per il trasporto ferroviario ad alta velocità trascurando opere stradali come i servizi essenziali per un vero riscatto di un'Area da decenni abbandonata".
L'economista Giulio Marcon: "Il piano parla di alcune riforme fondamentali, pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione, concorrenza e mette tra le varie ed eventuali la riforma del fisco. Questo è un paese che deve ridurre le diseguaglianze in ambito sanitario dei servizi sociali e dell'istruzione e tra nord e sud del nostro paese".
Subentra Monica Di Sisto e fa capire che Il piano ha previsto solo progetti cantierabili, manca l'impatto dei brevetti sul tessuto produttivo italiano e soprattutto calabrese e sulla società. "Nessuno dei nostri governatori non ha avuto un vero interesse nella strutturazione del piano. Già si è visto durante la pandemia che il nostro governo non era pronto anche dal punto di vista sanitario. Il sud è pieno di risorse progettuali, che non hanno nulla da invidiare agli altri europei, soltanto che la politica non gli da fiducia".
Il webinar è stato moderato da Raffaella Rinaldis, Direttore di FìmminaTV
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