Protocollo Montilla. Avvelenato dai metalli tossici, il colonnello Calcagni esporta in Sardegna la cura che lo sta guarendo

"Sto per lasciare la # SARDEGNA. Torno a casa carico di forti #EMOZIONI Sono stato accolto con tutti gli #ONORI e presto ritornerò.L'immenso amore per #VITA e la #VOGLIA di scoprire un giorno migliore... accrescono il #DESIDERIO e  la #CONSAPEVOLEZZA che qualcosa cambierà in #POSITIVO".

Così scrive su Facebook il colonnello Carlo Calcagni, il militare che  si è sottoposto al protocollo Montilla -  l'oncologo catanzarese consulente scientifico dell'Ona, l'Osservatorio nazionale amianto (LEGGI QUI)  -  riconosciuto come vittima del dovere da contaminazione da analiti tossici in bioaccumulo cronico.

Il militare ha trascorso in Sardegna due giorni per parlare della problematica relativa ai metalli  pesanti. 

Il militare  rappresenta un Case Report di elevato interesse scientifico per le ottenute evidenti risposte cliniche ai trattamenti clinici di decontaminazione .Tali trattamenti clinici mirati con metodo clinico multidisciplinare, effettuati con la collaborazione tra diversi centri medici, hanno permesso al paziente una efficace risposta clinica avanzata con un reale incremento dell' intervallo libero da malattia e di garanzia per una maggiore sopravvivenza .

In sintesi sono stati  isolati dal suo corpo ed identificati un elevato carico di sostanze chimiche reattive e lesive con riconosciute elevata significativa tossicità molecolare , cancerogeni, mutageni e contestualmente tali sostanze sono state eliminate progressivamente con metodo clinico scientifico al fine di garantire al paziente un reale recupero dei parametri fisici per una maggiore stabilità genetica dei suoi sistemi biologici.
 

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