Quarantaquattro anni fa l’uccisione di Moro, Pisano: "La parola 'compromesso' tornata in auge con lo slogan di Donato"

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  09 maggio 2022 16:40

"Esattamente 44 anni fa venne ucciso uno degli uomini politici più brillanti e importanti della storia repubblicana italiana. Un uomo che aveva saputo avere una visione prospettica superiore a gran parte dei suoi contemporanei e che con la sua azione politica aveva posto le condizioni per l’allargamento della “base democratica” del Paese, cercando di porre fine alla conventio ad excludendum (l’esclusione sistemica dall’area di governo del Partito Comunista Italiano) che stava finendo per nuocere alla politica italiana. Ricordare Aldo Moro significa non solo onorare la sua figura, ma anche cercare di trarre spunto dai suoi insegnamenti provando ad applicarli, nel nostro piccolo, nell’attività politica cittadina"

Così il consigliere comunale Giuseppe Pisano intende rievocare Aldo Moro, assassinato dalle Brigare Rosse il 9 maggio 1978, dopo 55 giorni di prigionia: lo statista fu sequestrato, difatti, il 16 marzo 1978, proprio il giorno in cui è nato un nuovo governo, guidato da Giulio Andreotti, con l’appoggio esterno del Partito Comunista Italiano. La mattina del 9 maggio avvenne il ritrovamento del corpo di Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, simbolicamente parcheggiata al centro di Roma, a poca distanza dalle sedi della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano.

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Il 9 maggio di 44 anni fa si chiuse, di fatto, la stagione del “compromesso storico”, sulla quale Pisano vuole porre l’accento: "Fu una fase segnata proprio dalla grande lungimiranza di Moro che, assieme al segretario del Pci Luigi Berlinguer, pensava di offrire al Paese un’apertura politica che potesse dare un respiro più ampio al Paese, pur nel rispetto dell’identità storica dei due partiti ma interpretando le nuove esigenze del tempo. Purtroppo nella nostra città, a 44 anni di distanza, la parola “compromesso” è tornata in auge grazie a uno slogan, quello che accompagna la candidatura di Valerio Donato, che più che altro è un espediente per nascondere una grande ammucchiata rivolta al passato e incollata unicamente al fine della conservazione di un potere piccolo piccolo"

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