
di GAETANO MARCO GIAIMO
Lo scorso 20 novembre il Comune di Catanzaro ha finalmente eletto il suo Garante per la tutela degli animali: si tratta dell'avvocato Ivano Staglianò che oggi, accompagnato dagli assessori Nunzio Belcaro (Politiche sociali) e Irene Colosimo (Ambiente) e dal consigliere Stefano Veraldi, ha voluto incontrare le associazioni e gli enti del terzo settore che si occupano della salvaguardia dei nostri amici a quattro zampe. Questo pomeriggio, all'interno della Sala concerti di Palazzo De Nobili, si sono discusse le soluzioni per andare a intervenire sui problemi che attanagliano il capoluogo in materia di randagismo, tutela e benessere degli animali. La priorità, al momento, sembra essere una: "Individuare un luogo in cui possa sorgere il nuovo canile di Catanzaro".

Staglianò si è subito presentato con il suo curriculum, sottolineando la sua voglia di creare un tavolo tecnico con Asp, Comune e associazioni per monitorare tutte le esigenze del territorio. "La figura del Garante serve a fare sintesi delle istanze da voi presentate", ha rimarcato Belcaro, prima di dare il via al dibattito che si è subito rivelato acceso. Numerose le perplessità sollevate dai presenti, a partire da "Che fine hanno fatto i 5000€ destinati alla microchippatura e alla sterilizzazione dei cani randagi?": "Purtroppo abbiamo fatto tantissime riunioni ma ci sono stati messi i bastoni tra le ruote sia dall'Asp che dalla Provincia, i fondi si troveranno sempre, stiamo cercando di capire come muoverci", ha risposto l'assessore alle politiche sociali.
Le associazioni hanno evidenziato le criticità legate alla struttura esistente a San Floro, problematica alla quale l'Ufficio Tutela Animali vuole porre rimedio. "Credo fortemente nella collaborazione col terzo settore", ha sottolineato l'assessore Colosimo, "vogliamo lavorare in maniera congiunta e quanto prima convocherò un incontro con tutte le associazioni ambientaliste". Altre proposte sollevate sono state l'attivazione di uno sportello a cui rivolgersi e la creazione di un'ambulanza veterinaria gestita dal Comune. La discussione si è spostata in seguito su ciò che riguarda la fauna selvatica e, in particolar modo, i cinghiali, spesso oggetto di contenzioso: "L'animale selvatico non è qualcuno da cui proteggersi, la caccia e le sue conseguenze non sono accettabili, esistono soluzioni differenti per proteggere la biodiversità e la fauna selvatica", hanno dichiarato i partecipanti.
"Ho già preparato una nota che farò diffondere", ha concluso Staglianò. "Il mio ruolo è di garanzia ed è super partes, mira a vigilanza e controllo. Da oggi in poi andrò incessantemente a bussare alle porte dei miei interlocutori affinché la legge venga rispettata e abbiamo tutta l'intenzione di mettere i pochi soldi a disposizione per risolvere i problemi: non si può fare da 0 a 100 in 3 secondi ma dobbiamo cominciare ad affrontare gli ostacoli che ci si parano davanti. Se pensiamo al benessere degli animali, deve soccombere l'egoismo della propria opinione". Una direzione chiara, che supera i colori politici e si concentra sulle necessità delle creature spesso sofferenti e fragili.
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