di VITO BARRESI*
A che punto è la città di Crotone e la sua provincia con la transizione ecologica in atto in Europa e in Italia? Secondo i dati del Green & Blue index sull'andamento 2024 della transizione ecologica, su 107 province italiane, Crotone resta nelle ultime posizioni. Mentre in Italia si fanno promettenti passi in avanti sulla via della transizione ecologica e dello sviluppo compatibile a Crotone, per colpa dell'amministrazione Voce, siamo ancora in piena crisi ambientale come lo scandaloso caso della bonifica fallita dimostra con preoccupante evidenza. L'attuale giunta comunale non ha posto al centro dei propri obiettivi la transizione ecologica ma un allarmante programma di favori e facilitazioni a imprese che puntano allo sfruttamento territoriale, favorendo un processo preoccupante e sregolato di neo industrializzazione selvaggia.
Ad oggi, nel primo semestre 2024, nessuno conosce quali siano gli impegni, gli investimenti, i progetti e gli interventi delle due amministrazioni locali più importanti, il Comune e la Provincia di Crotone. Ne tanto meno, nell'agenda del dibattito politico locale vi sono spunti e momenti che indicano in quale direzione stiamo andando per poter ambire di diventare una città e una provincia sostenibile dal punto di vista ambientale. Anzi, vediamo arretramenti spaventosi e pericolose derive affaristiche, non solo sul palo fermo della fallita bonifica di Eni Rewind, ma sulla massiccia pressione che viene esercita su un territorio ormai stremato con nuovi insediamenti di discariche, termovalorizzatori, pale eoliche e quant'altro di più nocivo per un più giusto ed equo rapporto tra ambiente e popolazione locale, occupazione e qualità sanitaria della vita. Crotone sta attraversando una fase drammatica di confusione e incapacità pur disponendo di sbandierate risorse economiche non opportunamente indirizzate e concentrate su specifiche opportunità da cogliere e barriere da superare. Purtroppo, buona parte di questi fondi appaiono sperperati nell'effimero e quasi sempre erogati selettivamente e discrezionalmente senza puntare sul rinnovamento del nostro sistema urbano, altrimenti vocato a essere motore e punto di aggregazione anche per i piccoli comuni della nostra provincia. Siamo di fronte a scelte sbagliate che si scaricano sul clima e sulla fragilità di un contesto comunale che non può più pagare gli errori dell'amministrazione Voce, ma che deve con sempre maggiore urgenza intraprendere la strada di soluzioni e condotte adeguate al contrasto della crisi ambientale e politica del capoluogo.
* responsabile CIVICA CROTONE associazione politica di idee e cultura
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