
"C’è un paradosso che ormai caratterizza la politica rendese: una città che ignora il valore del civismo ma continua a premiare il trasformismo ondivago ( vedi Regionali cui dedicheremo una nota a se).
Le schermaglie tra Ghionna e Liparoti ne sono l’ennesima prova. Oggi fingono di trovarsi su fronti contrapposti, ma è bene ricordare che i loro gruppi hanno agito insieme per bloccare il Piano Strutturale Comunale proposto dalla giunta Manna, l’unico realmente coerente con il principio del consumo di suolo zero e non fondato su slogan o propaganda.
Le recenti parole di Ghionna esponente di un centrodestra che ha fornito copertura politica all’attuale maggioranza riformista per affossare quel progetto e la replica del vicesindaco Liparoti, che lo definisce un “profeta di sventura” mentre difende la delibera che consente la monetizzazione delle aree destinate a standard urbanistici, rappresentano due facce della stessa medaglia.
Dietro lo scontro mediatico si nasconde una verità semplice: chi allora si unì per bloccare una visione urbanistica equilibrata e sostenibile oggi inscena una contrapposizione di comodo, utile solo a distogliere l’attenzione dai veri problemi della città.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Rende continua a essere terreno di scontro per interessi di parte, mentre si smarrisce la prospettiva del bene comune.
Il Laboratorio Civico continuerà a difendere con fermezza la trasparenza perché Rende merita una politica libera da fiction e da compromessi, capace finalmente di scegliere il futuro invece di recitare il passato".
Lo si legge in una nota di Laboratorio Civico.
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