Riforma della disabilità, l'avv Rocca: "Auspichiamo che sia inserita subito anche Crotone nella fase sperimentale"
18 novembre 2025 08:07
di SALVATORE ROCCA*
L’Italia si prepara a una delle più importanti innovazioni degli ultimi decenni nel campo della tutela delle persone con disabilità. La riforma introdotta dalla Legge n. 227 del 22 dicembre 2021 entrerà in piena operatività da gennaio 2027, ma una fase sperimentale è già iniziata in alcuni territori per testare procedure più snelle, digitali e attente ai bisogni reali delle famiglie.
Le province attualmente coinvolte nella sperimentazione sono: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.
In questi territori, grazie al Decreto del Ministero della Salute 10 aprile 2025, n. 94, pubblicato in G.U. il 27 giugno ed entrato in vigore il 12 luglio 2025, è stata introdotta una nuova modalità di accertamento della disabilità per tre patologie croniche: disturbi dello spettro autistico, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla.
Crotone deve essere inserita subito nella sperimentazione.
L’avvio della sperimentazione in Calabria solo nella provincia di Catanzaro non può lasciare indietro un territorio come Crotone, dove la domanda di tutela e supporto alle famiglie è altissima”.
Per questo motivo, si chiede che Crotone venga inserita al più presto tra i territori sperimentali, in modo da garantire ai cittadini tempi più rapidi, iter semplificati e un accesso meno faticoso al riconoscimento della disabilità.
Un sistema più umano e funzionale.
Il nuovo modello, definito dal D.lgs. 3 maggio 2024, n. 62, supera la logica puramente diagnostica e introduce una valutazione più ampia e funzionale, basata sull’impatto concreto della condizione di salute sulla vita quotidiana della persona.
Il fulcro di questa innovazione è il certificato medico introduttivo, che diventa interamente digitale e viene trasmesso dal medico certificatore direttamente all’INPS, senza più passaggi cartacei o intermediari.
Documentazione clinica completa e WHODAS 2.0: più qualità nelle valutazioni
Per le tre patologie oggetto di sperimentazione, il medico deve allegare una documentazione clinica dettagliata che attesti diagnosi e quadro della malattia.
Inoltre, quando possibile, viene attivata la modalità alternativa della valutazione agli atti, che consente di ottenere il riconoscimento senza visita medica diretta, grazie alla compilazione del WHODAS 2.0, lo strumento dell’OMS che misura le reali limitazioni funzionali della persona in sei aree fondamentali: comunicazione, mobilità, cura di sé, relazioni, attività quotidiane e partecipazione sociale.
Accertamento agli atti: meno burocrazia, più tutela
La possibilità di ottenere il riconoscimento senza visita rappresenta una rivoluzione per molte famiglie e persone che convivono con patologie croniche, consentendo:
• riduzione dei tempi d’attesa,
• meno stress,
• meno spostamenti,
• valutazioni più aderenti alla realtà documentale.
Questa modalità è attivabile solo per i certificati trasmessi dal 12 luglio 2025, per i certificati rimasti in bozza e completati dopo tale data e per i certificati medici integrativi non ancora convocati a visita.
Restano esclusi tutti i certificati inviati prima di quella data o già calendarizzati. Un passo in avanti per le famiglie e per il Paese. Se correttamente applicata, questa riforma potrà contribuire a ridurre la pressione burocratica sulle famiglie e sull’INPS, eliminando visite superflue e valorizzando una documentazione clinica più strutturata e moderna. La fase sperimentale sarà fondamentale per perfezionare la procedura prima della sua estensione nazionale nel 2027.
Questa riforma può rappresentare una svolta culturale prima ancora che amministrativa. Ritengo prioritaria l’eliminazione di ogni ostacolo burocratico che rallenti l’accesso ai diritti e alle terapie. Le famiglie non possono combattere due battaglie: quella contro la malattia e quella contro la burocrazia. Per questo, chiediamo con forza che Crotone venga inserita in tempi rapidissimi nella fase sperimentale, affinché anche i nostri cittadini possano beneficiare da subito di un sistema più rapido, umano e funzionale. Il nostro impegno sarà quello di accompagnare ogni famiglia in questo cambiamento, affinché la nuova procedura diventi davvero uno strumento di tutela e non un ennesimo peso.
*Coordinatore dello Sportello Legale
Associazione sulla Disabilità e Autismo “Libera Mente”
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