Rigenerazione cimitero Catanzaro, il monito di Don Perrelli: “Serve programmazione costruttiva”

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L'ingresso del cimitero di Catanzaro Via Paglia (Foto di archivio)
  24 gennaio 2025 20:33

di DON ANDREA PERRELLI

Ancora una volta, lo sguardo, si eleva, con i cipressi sempre verdeggianti, carichi di strobili e di eterno, al nostro Camposanto dove “per amore del mio popolo non tacerò”(ISAIA ,62). Quei giorni vuoti, oscuri, stagnanti, sotto altre tonalità si ripresentano: abbiamo bisogno di un Camposanto con slancio, che sogna.

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Mi rivolgo ancora una volta, come Cappellano, a chi ha responsabilità di governo, riproponendo una programmazione costruttiva, inventiva, fattiva, sempre più coraggiosa, operando e realizzando nei parametri democratici, in valori, pensieri, progetti, matura responsabilità ed equilibrio, in uno spirito sempre più franco e collaborativo, in una sana dialettica, dove la voce dei cittadini, visitando l’ultima dimora, non avverte difficoltà, disagio, affanno, ancor più mestizia. Questi sono indicatori che possono rigenerare il Camposanto.

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Da parte mia virgolettando il Profeta Elia”non mi arrendo”. Il Camposanto ripeto è l’alfabeto di ogni Città, riguarda tutti. Le parole di Papa Francesco , sui nostri Cimiteri, ricche di indicazioni profonde ci accompagnano e ci interpellano sulla dignità della persona umana, ultraterrena, nella luce oltre la morte. Non lasciamo mai soli i nostri cari in Cielo,ricordo di un mondo con tanti ricordi. Nei luoghi di sepoltura, viene espresso il rispetto per i Defunti, dove anche il corpo inanimato ha la sua dignità.

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In ogni Camposanto, catalizzatore di ogni Città, c’è il cuore di chi si ferma, piange, soccorre in un obbligo di amore e di rispetto. Ripetendo le parole di Papa Francesco”chi fa il bene, investe per l’eternità”.

S. Vitaliano, Patrono di questa “amatissima  e cara Catanzaro(cit. Vescovo De Riso),ci ricorda che, lontani dal “popolo dei dormienti,si è lontani da Dio”.

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