Riserva Scolacium, Muccari: “Non più feudi ai privati, ma sviluppo sostenibile”

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  02 ottobre 2025 21:34

“La scorsa settimana ho presentato un’interrogazione ufficiale al Comune di Squillace in merito alla gestione della Riserva Scolacium ZSC. Ho accolto con estrema gratitudine e valutato con attenzione, le segnalazioni dettagliate derivanti dalle denunce dell’O.P.A.T. (Osservatorio Permanente Ambiente e Territorio) in merito agli abusi al nostro territorio avvenuti nel novembre del 2024, che hanno visto il sequestro dei mezzi alla ditta del cantiere “forestale” e il blocco dei lavori della ditta appaltante”. Così in una nota l’ex sindaco di Squillace Pasquale Muccari.

“Il mio, oltre a essere un atto “politico” è anche un atto dovuto alla collettività che ho “servito” in quanto amministratore dal 1985 a tutt’oggi. E’ arrivato il tempo che il comune di Squillace esca dalle ottiche da provincia della provincia del regno e che si accorga si appartenere a circuiti ben più ampi, nei quali il rispetto e la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche sono valori collettivi di sviluppo nei quale investire
Non c’è più spazio per squallide rivendicazioni e regalie a privati... Dovremmo solo ringraziare Madre Natura di avere così’ tanto all’interno del nostro territorio, in termini di risorse e biodiversità…un tesoro così prezioso che ha attirato l’attenzione dell’Unione Europeache ha riconosciuto questo patrimonio un’oasi naturale da proteggere e valorizzare nel 2018.

Ed è davvero intollerabile che nel 2025, ancora persistano dinamiche tardo medievali di soprusi e rivendicazioni…non si può lottizzare in una riserva naturale riconosciuta dall’Unione Europea, soprattutto se queste lottizzazioni risultano essere appannaggio di privati che accampano da sempre diritti senza averne nessun titolo.

A Squillace non ci sono più principi, baroni, marchesi, vassalli e il medioevo è trascorso da tempo. E non ce lo chiede solo l’Europa. Da ex sindaco, padre e nonno il mio interesse e quello di tutti i miei sostenitori, dovrebbe essere il pensiero dell’eredità che lasciamo a quelli che verranno dopo di noi…Che Squillace immagiamo per i nostri eredi/discendenti?
Un luogo sotto scacco di privati insaziabili o una comunità che gestisce il benessere collettivamente e vive attraverso progetti di sviluppo in accordo e valorizzazione con le risorse ricevute in abbondanza dalla Natura? Si, perché le oasi, le riserve, i parchi, non sono luoghi all’interno dei quali non è possibile “fare turismo”, ma realtà che producono “nuove forme” di introiti e flusso di visitatori, che la nostra cittadinanza deve imparare a coltivare e a sviluppare. La palla adesso è nelle mani del nostro sindaco Zofrea, il cui tempo per rispondere alla mia interrogazione, non è eterno.
In seguito alla sua risposta, deciderò come procedere la mia battaglia che non sono più solo a combattere… (come quando denunciai nel 2019 il tentativo di lottizzazione di 120.0000 metri quadri ad opera della società Rive del Principe di Lucifero & C.)”. 

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