Rita Tulelli: “Il bullismo femminile, un fenomeno sottovalutato”

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Rita Tulelli
  04 agosto 2024 18:33

di RITA TULELLI*

Il bullismo è una piaga sociale che colpisce bambini e adolescenti in tutto il mondo, causando danni psicologici e fisici a lungo termine. Sebbene il fenomeno sia stato ampiamente studiato, spesso si tende a focalizzarsi maggiormente sul bullismo maschile, trascurando quello femminile. Tuttavia, il bullismo femminile presenta caratteristiche specifiche che meritano un'attenzione particolare, soprattutto in relazione alle modalità dirette e indirette con cui si manifesta.

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Il bullismo maschile e femminile si differenziano principalmente per le modalità di espressione e gli obiettivi. Mentre i ragazzi tendono a manifestare il bullismo attraverso azioni fisiche e verbali dirette, come pugni, calci, insulti o minacce, le ragazze spesso ricorrono a forme più subdole e indirette.

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Le ragazze tendono a utilizzare il bullismo relazionale, che mira a danneggiare le relazioni sociali della vittima. Questo può includere l'esclusione dal gruppo, la diffusione di pettegolezzi, la manipolazione delle amicizie e la creazione di alleanze contro la vittima. Queste strategie sono spesso difficili da rilevare e combattere, poiché avvengono in modo più nascosto e sottile rispetto alle aggressioni fisiche.

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Il bullismo diretto implica un'aggressione esplicita e visibile, che può essere fisica (colpi, spintoni) o verbale (insulti, minacce). Questo tipo di bullismo è facilmente riconoscibile dagli adulti e dalle autorità scolastiche, rendendolo più facile da affrontare e gestire.

Il bullismo indiretto, invece, è più subdolo e difficile da individuare. Comprende azioni come il pettegolezzo, l'isolamento sociale, l'ignorare o escludere intenzionalmente qualcuno dal gruppo. Questo tipo di bullismo è particolarmente diffuso tra le ragazze, che utilizzano la manipolazione delle dinamiche di gruppo per isolare e danneggiare la vittima senza ricorrere a confronti diretti.

Le conseguenze psicologiche del bullismo femminile possono essere altrettanto gravi quanto quelle del bullismo maschile. Le vittime di bullismo relazionale spesso soffrono di ansia, depressione, bassa autostima e disturbi del sonno. Il senso di esclusione e isolamento può avere un impatto duraturo sullo sviluppo sociale e psicologico delle vittime, rendendo difficile per loro formare relazioni sane e fiduciose in futuro.

Per affrontare efficacemente il bullismo femminile, è fondamentale adottare strategie di prevenzione e intervento specifiche. Le scuole dovrebbero promuovere un ambiente inclusivo e rispettoso, dove ogni forma di bullismo, sia diretto che indiretto, venga riconosciuta e contrastata.

Programmi educativi mirati possono aiutare a sensibilizzare gli studenti sui danni del bullismo relazionale e insegnare loro competenze sociali per risolvere i conflitti in modo costruttivo. Inoltre, è importante che gli insegnanti e i genitori siano formati per riconoscere i segnali del bullismo indiretto e intervenire prontamente per proteggere le vittime.

Il bullismo femminile è un fenomeno complesso e spesso sottovalutato, che richiede una maggiore attenzione e comprensione. Mentre il bullismo maschile tende a essere più visibile e fisico, quello femminile è caratterizzato da dinamiche relazionali sottili e indirette. Entrambi i tipi di bullismo possono avere gravi conseguenze psicologiche, rendendo essenziale un approccio olistico e proattivo nella prevenzione e gestione di tutte le forme di bullismo.

*Avvocato

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