Rosarno. La Cassazione rimette in discussione i presupposti per l’arresto dell’ex Sindaco, Giuseppe Idà

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Giuseppe Idà

La V sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, decidendo sul ricorso presentato dagli avvocati Armando Veneto e Giuseppe Martino, difensori dell'ex sindaco di Rosarno, Avv. Giuseppe Idà, ha annullato l'ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria che confermava parzialmente la custodia cautelare inflitta all’avvocato Idà e lo costringeva a dimettersi da Sindaco.

  15 luglio 2021 13:09

La V sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, decidendo sul ricorso presentato dagli avvocati Armando Veneto e Giuseppe Martino, difensori dell'ex sindaco di Rosarno, Avv. Giuseppe Idà, ha annullato l'ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria che confermava parzialmente la custodia cautelare inflitta all’avvocato Idà e lo costringeva a dimettersi da Sindaco.

La Cassazione ha rimesso gli atti allo stesso Tribunale perché decida sulle esigenze cautelari attenendosi però alle direttive che la Corte Suprema indicherà.

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Torna così in discussione il procedimento che, costringendo alle dimissioni il Sindaco Idà ha comportato la dimissione della maggioranza del Consiglio ed il subentro della commissione prefettizia al posto degli organi eletti dai cittadini.

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