Intervento dell’associazione per la giornata mondiale della salute mentale
08 ottobre 2024 17:32“Sulla vicenda della RSA di Girifalco, soprattutto sul perché dei mancati ricoveri presso la struttura di Girifalco, abbiamo chiesto ufficialmente un incontro all’ASP di Catanzaro. Ad oggi, dopo oltre un mese, nessuna risposta”.
Questi i fatti.
Ad agosto, esattamente giorno 5, l’associazione Emergenza Sanità, perdurando lo stop ai ricoveri, stop che sta prosciugando di fatto la struttura di Girifalco, ha chiesto l’accesso agli atti alla autorità sanitaria regionale.
La risposta regionale, del 22 agosto, è stata: “Nessuna richiesta di accreditamento sulla RSA di Girifalco, è stata presentata dall’Asp di Catanzaro”.
Regione che aveva, a questo punto, chiesto all’Asp informazioni dettagliate sul dossier.
Al che, l’Asp, il 26 agosto, a firma del commissario straordinario, generale Battistini, ha risposto alla Regione e all’associazione: “Non serve richiesta di accreditamento, per le strutture come Girifalco, l’accreditamento è ope legis”.
Invitando, peraltro, Emergenza Sanità Girifalco, ad un “confronto positivo”.
Con ciò smentendo, di fatto, o meglio, superando anche la stessa Regione che evidentemente non era a conoscenza dell’ope legis.
Ma, questo a parte, è rimasta appesa la domanda all’origine di tutto questo dossier: “Ma se l’accreditamento della RSA di Girifalco è ope legis – si chiedono da Emergenza Sanità - perché, dal 2010 non si effettuano più ricoveri, nonostante la disperazione dei tanti pazienti bisognosi di cure? E perché, ormai, pure il personale paramedico in servizio nel reparto chiede il trasferimento, preoccupato del proprio destino lavorativo e considerato che gli assistiti, anagraficamente vengono meno e non vengono rimpiazzati?”.
Ecco, “a questo gli enti e le autorità preposte devono rispondere, il resto conta poco o nulla”.
Ad ogni modo, su questo, l’associazione, con pec ufficiale del 30 agosto, anche alla luce del fatto che nella risposta alla Regione, l’Asp aveva comunque invitato Emergenza Sanità Girifalco, ad un “confronto positivo”, ha dunque risposto, e chiesto anche un confronto ufficiale sul merito della vicenda Rsa di Girifalco, pure invitando il Commissario dell’Azienda ad organizzare l’incontro proprio presso la struttura sanitaria girifalcese, affinché si avesse contezza della importante realtà di cui trattiamo .
“Ad oggi, tutto tace, dopo oltre un mese, nessun riscontro alla richiesta di incontro, malgrado sia stata la stessa Asp, ha invitarci ad un incontro costruttivo”. A questo punto, l’associazione – come qualunque attento lettore di questa cronologia di eventi – si pone la classica domanda: quali interessi possono motivare tale condotta omissiva?
L’ultimo ricovero nel 2010 fu “indotto” da un provvedimento autoritativo della Magistratura e forse è inevitabile che sia Essa ad esercitare e se necessario a sopperire all’inerzia (non si capisce quanto dolosa) della pubblica amministrazione.
“Un ultimo dato ancor più deprimente è che la POLITICA, di ogni ordine e grado, stia in silenzio, quasi complice di questo impoverimento inspiegabile dei Servizi Essenziali per il cittadino”.
“Pertanto a giorni – concludono nella nota diramata dal presidente Massimo Pinna - verrà inviato un dossier agli organi competenti”.
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