Una firma che rappresenta l’impegno concreto dello Stato a garantire trasparenza, legalità e sicurezza nei cantieri della nuova sanità calabrese
29 luglio 2025 13:22di CARLO MIGNOLLI
“Quando si tratta di investimenti di circa un miliardo di euro in un territorio come la Calabria è importante che ci sia un controllo a livello istituzionale”.
Queste le parole del presidente della Regione Calabria e Commissario Delegato alla Sanità Roberto Occhiuto, presso la Prefettura di Catanzaro, nella giornata della sottoscrizione dei primi quattro Protocolli di legalità per la realizzazione dei nuovi ospedali della Sibaritide, Vibo Valentia, Piana di Gioia Tauro e Locri.
E aggiunge: “Sono contento che il Governo abbia dato la possibilità di utilizzare questa struttura del Ministero dell’Interno, appositamente creata per l’Expo, che ci consente di controllare puntualmente i lavori. In Calabria il lavoro dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Procura è assolutamente necessario, e la forza di questo sistema è che sia coordinato direttamente dal Ministero dell’Interno. Stiamo procedendo molto velocemente: io vorrei che ricordaste com’erano questi ospedali 3-4 anni fa. Anche su Palmi ci saranno sviluppi. Il lascito che vorrei consegnare ai calabresi è che questi ospedali non restino solo sulla carta: il mio obiettivo è dimostrare che anche in Calabria queste cose si possono fare, e la nostra sanità ne ha un grande bisogno”.
Sulle risorse chieste all’INAIL, Occhiuto dichiara: “Nella Conferenza delle Regioni verranno considerate tutte le nostre richieste. Il rapporto con INAIL è molto positivo, quindi non ho preoccupazioni sul fatto che le nostre richieste non vengano accettate.”
Insieme a Occhiuto, presente anche il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, On. Wanda Ferro: “Sono protocolli importanti, a cui seguiranno quelli di Catanzaro e Reggio Calabria, ma soprattutto rappresentano la volontà concreta di contrastare la criminalità organizzata. Dimostrano che lo Stato è presente non solo attraverso le norme antimafia, ma anche per la sicurezza sul lavoro. Dobbiamo assicurare ai cittadini calabresi una sanità all’avanguardia, attraverso strutture moderne ed efficienti. Il Governo Meloni guarda con attenzione al Sud, che ha bisogno di questa giusta e doverosa attenzione”.
Un passo fondamentale per assicurare che le fasi di affidamento e realizzazione delle opere si svolgano nel rispetto della legalità e al riparo da infiltrazioni criminali.
I Protocolli sono stati firmati dal Direttore della Struttura della Prevenzione Antimafia, Prefetto Paolo Canaparo, dallo stesso Commissario Delegato Roberto Occhiuto e dai Prefetti territorialmente competenti: Clara Vaccaro (Reggio Calabria), Rosa Maria Padovano (Cosenza) e Anna Aurora Colosimo (Vibo Valentia).
Afferma Canaparo: “I protocolli che verranno sottoscritti oggi contengono aspetti molto innovativi, sia in tema di vigilanza dei cantieri, sia in tema di sicurezza del lavoro e del lavoratore. Attiveremo a Roma una cabina di regia con la presenza di un Commissario e dell’affidatario, per garantire che un protocollo venga attuato puntualmente in tutti i suoi elementi. L’altro elemento qualificante è la sicurezza sul lavoro. Sull’esperienza di Milano-Cortina abbiamo implementato misure significative su questo tema: dove c’è sicurezza, la criminalità organizzata diminuisce. Abbiamo in programma di sottoscrivere protocolli con le organizzazioni sindacali per rafforzare ulteriormente questo aspetto. Oggi comincia un lavoro che speriamo sia di altissima qualità, al servizio della collettività e dello sviluppo di questa regione”.
I documenti sottoscritti si inseriscono nel quadro tracciato dalle Linee guida adottate lo scorso 1° luglio dal Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere (CCASIIP). Le Linee guida - e il Protocollo-tipo allegato - stabiliscono criteri e modalità per i controlli antimafia nella gestione degli appalti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture legati ai nuovi presidi ospedalieri calabresi.
L’iniziativa si collega all’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 1133 del 13 marzo 2025, che ha definito la cornice normativa per gli interventi infrastrutturali destinati al potenziamento del sistema sanitario della Regione.
“Il mio obiettivo - conclude Occhiuto - è poter dimostrare che anche in Calabria le cose si possono fare: vogliamo lasciare strutture vere, moderne, funzionanti, non promesse sulla carta”.
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