Il Consiglio comunale di Nicotera non sarà sciolto per infiltrazioni mafiose. E’ quanto deciso con proprio decreto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, non ravvisando nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Marasco “elementi concreti, univoci e rilevanti” richiesti dalla legge per arrivare ad un provvedimento dissolutorio e di scioglimento degli organi elettivi dell’ente.
La Commissione di accesso agli atti era stata nominata al Comune di Nicotera il 3 ottobre dello scorso anno per decisione della Prefettura di Vibo Valentia e poi prorogata di ulteriori tre mesi in data 21 dicembre 2023. Il 19 marzo scorso la Commissione d’indagine ha quindi rassegnato al prefetto di Vibo le proprie conclusioni con un’apposita relazione con la quale veniva chiesto al ministro dell’Interno lo scioglimento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose. Richiesta non accolta però dal ministro, atteso che – a suo avviso – gli elementi raccolti non presentano elementi “univoci” per decretare lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose. L’8 e il 9 giugno prossimo, quindi, Nicotera tornerà al voto per eleggere il nuovo Consiglio comunale. Una sola lista in campo, quella del sindaco uscente Giuseppe Marasco (vicino a Forza Italia) che dovrà superare il quorum dei votanti per rendere valido il turno elettorale.
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