Restano in carcere 18 dei 20 fermati dell’operazione “Secreta Sicula” finiti dentro su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro che ha dato il via ai mandati di cattura. Altri 12 indagati sono a piede libero.
Il Giudice non convalida per nessuno il fermo indiziato ma concede la misura della custodia cautelare in carcere per i reati contestati e gli arresti domiciliari solo a Loredana Ferraro. Restituisce la piena libertà a Vittorio Falvo.
In questi giorni si svolgeranno i colloqui tra avvocati e indagati e successivamente si andrà al Tribunale del Riesame.
Il blitz scatta all’alba di lunedì scorso e coinvolge decine di mezzi delle forze dell’ordine concentrati nell’area Ovest della città, tra Mater Domini e Gagliano dove vengono eseguiti i mandati di cattura.
Diversi i reati contestati tra cui associazione a delinquere finalizzata al traffico d’armi e droga e diverse le posizioni tra gli arrestati. Sequestrate una settantina di armi da fuoco tra pistole, fucili, armi da guerra corte e lunghe e migliaia di munizioni.
Il materiale veniva abilmente occultato in bidoni di plastica sotto terra insieme a diversi chili di droga leggera del tipo hashish e marijuana.
Il ritrovamento di armi è ritenuto clamoroso e con pochi precedenti in Italia per quantità e pericolosità destando preoccupazione tra le forze dell’ordine e grande stupore nella società civile.
Con questa operazione di polizia i tempi della città isola felice sono un lontano ricordo e l’ombra lunga della criminalità organizzata con queste caratteristiche sembra aver preso piede anche nel cuore del capoluogo della Calabria.
Martedì mattina intanto si sono svolti gli interrogatori davanti al giudice ma senza che gli imputati potessero conferire con i propri legali secondo una prescrizione di 5 giorni inserita nell’ordinanza.
Il giudice conferma la custodia cautelare in carcere per i seguenti fermati:
Domenico Rizza detto “Enrico” nato a Catanzaro il 22 agosto 1956; Vincenzo Rizza nato a Catanzaro il 18 luglio 1984; Marco Riccelli nato a Catanzaro il 20 marzo 1989; Emanuele Enrico Le Pera nato a Catanzaro il 2 febbraio 1996 (tutti e 4 difesi dall’avvocato Gregorio Viscomi); Manuel Argirò nato a Catanzaro il 22 giugno 1981; Massimo Longo nato a Catanzaro il 5 aprile 1969 (difeso dall’avvocato Francesco Severino); Raffaele Iiritano nato a Catanzaro il 3 giugno 1969 (difeso dall’avvocato Raffale Bruno); Francesco Agostino nato a Catanzaro il 6 agosto 1968 (difeso dall’avvocato Gregorio Buccolieri); Vittorio Gentile nato a Catanzaro il 25 settembre1974 (difeso dall’avvocato Alessandro Guerriero); Sergio Rubino nato a Catanzaro il 20 febbraio 1977 (difeso dall’avvocato Antonio Ludovico); Giuseppe Caroleo nato a Catanzaro l’1 gennaio 1973 (difeso dall’avvocato Alessandro Guerriero); Angelo Posca nato a Catanzaro il 29 settembre 1970; Salvatore Tedesco nato a Catanzaro il 25 febbraio 1993; Giuseppe Caliò nato a Catanzaro il 14 marzo 1999 (difeso dall’avvocato Antonio Ludovico); Rosario Nuccio Caliò nato a Catanzaro il 21 gennaio 1986 (difeso dall’avvocato Antonio Ludovico); Andrea Caracciolo nato a Catanzaro il 10 novembre 1983; Giampaolo Tripodi nato a Catanzaro il 16 novembre 1989;
Arresti domiciliari per Loredana Ferraro nata a Catanzaro il 24 giugno 1999 (difesa dall’avvocato Gregorio Viscomi)
Torna in libertà Vittorio Falvo nato a Catanzaro il 30 aprile 1991 (difeso dall’avvocato Francesco Iacopino)
a.a.p.
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