Il Codacons ha depositato questa mattina un esposto in Procura, corredato da numerose foto e da un video, per chiedere una verifica delle condizioni di efficienza di tutti i depuratori della costa oltre ad una verifica circa la presenza di scarichi abusivi che distruggono le indubbie bellezze della nostra regione.
09 agosto 2021 13:26"Addio bagno, tutti a riva ad ammirare uno spettacolo vergognosamente triste. Ora arriverà l’esperto a spiegarci che si tratta di una normalissima fioritura dei carciofi di mare o dell’impollinazione dell’albero della cuccagna", così Francesco Di Lieto (Codacons) davanti al "triste spettacolo" che si profila davanti agli occhi dei bagnanti impotenti, nel mare di Sellia Marina.
"Hanno ridotto il mare, come una gigantesca pattumiera, per scaricare tutto ciò che i depuratori non riescono a depurare - sostiene Francesco Di Lieto - oltre a farlo diventare il terminale di tutti gli scarichi abusivi".
"Una “buona pratica” che oggi è drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Ma guai a parlare di inquinamento. Si correrebbe il rischio di indispettire l’assessore Orsomarso, i sindaci e le folte schiere di osannanti e disinteressati sostenitori. Per questo motivo, non volendo nasconderci dietro il “polline” o le “alghe”, e per non urtare la suscettibilità di molti portatori di fascia, le definiremo cicale. Anche se, a differenza di queste ultime, queste bizzarre bollicine non preannunciano una giornata particolarmente afosa, ma costituiscono un subliminale invito ad uscire dall’acqua e rimanere in attesa che passi presto a “nuttata”.
In fondo le nostre “cicale” hanno un sapore mistico, al pari delle madonne piangenti. Come quelle che vediamo sorridenti in televisione, munite di fascia tricolore, salutare i bagnanti.
Quelle che si alterano quando qualcuno denuncia e che si voltano dall’altra parte quando la cacca galleggia.
Quelle che sostengono come sia meglio ignorare: suvvia solo d’estate si notano le cicale, d’inverno vige il principio “occhio non vede, cuore non duole".
"Cari Sindaci, è ora di finirla con questi inviti all’omertà: denunciare non equivale a denigrare. -scrive ancora Di Lieto-
Offende il territorio chi scarica le porcherie che oggi galleggiavano beatamente nelle acque del mare; offende il territorio chi chiude gli occhi sui depuratori inefficienti e sugli scarichi abusivi…non chi denuncia.
E poiché non vogliamo andare a Iesolo o a Riccione, così come gentilmente ci invitavano a fare, quando si osa protestare, abbiamo deciso di chiedere l’intervento della Procura della Repubblica".
L’associazione ha depositato questa mattina un esposto corredato da numerose foto e da un video, per chiedere una verifica delle condizioni di efficienza di tutti i depuratori della costa oltre ad una verifica circa la presenza di scarichi abusivi che distruggono le indubbie bellezze della nostra regione.
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