È stata rimossa ieri dalla spiaggia di Sellia Marina, in località Rivachiara, l’imbarcazione che nell’ottobre 2024 si era arenata lungo quel tratto di costa dopo essere stata intercettata dalla Guardia Costiera a 30 miglia a sud di Isola Capo Rizzuto. Il veliero di 16 metri, sul quale avevano viaggiato un centinaio di migranti poi sbarcati al porto di Crotone, era stato affidato dalla Procura della Repubblica di Crotone all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) – Direzione Territoriale Calabria il 26 aprile scorso; a seguito della ricezione della documentazione il 13 maggio 2025, sono state immediatamente avviate le procedure per la sua distruzione e lo smaltimento dei detriti (Contratto Attuativo n. 7 del 27 maggio 2025), concluse ieri dall’operatore economico incaricato dal competente ufficio ADM nel rispetto delle condizioni di sicurezza per i bagnanti e dell’ambiente. L’imbarcazione è stata infatti prima movimentata in un’area adiacente e riservata a personale autorizzato, successivamente demolita e, infine, sia la spiaggia sia l’area operativa sono state completamente bonificate da ogni residuo.
L’intervento si inserisce in un programma più ampio attuato dalla Direzione Territoriale Calabria, che negli ultimi quattro anni ha gestito e smaltito circa 300 imbarcazioni, investendo oltre due milioni di euro, e che ha attualmente in corso ulteriori 22 smaltimenti. Tali operazioni sono collegate al fenomeno migratorio che, dall’estate del 2021, ha interessato in maniera rilevante le coste calabresi, in particolare quella jonica.
Le imbarcazioni utilizzate dai trafficanti di esseri umani, considerate corpi di reato, vengono sottoposte a sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria e successivamente affidate all’ADM, che avvia le necessarie gare per la loro distruzione e smaltimento, salvo nei casi in cui esse possano essere assegnate ad enti pubblici o a realtà del Terzo Settore per finalità sociali o di pubblica utilità.
Per rendere più efficace e tempestiva la gestione di tali procedimenti, ADM Calabria ha indetto due anni fa una gara comunitaria che ha permesso di assegnare per quattro anni a un unico operatore economico tutte le fasi operative, con un significativo abbattimento di tempi e costi e benefici tangibili in termini di sicurezza, tutela ambientale e ottimizzazione delle risorse.
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