Bonus rientro fino a 30.000 euro per i giovani che decidono di tornare a lavorare stabilmente in Calabria; Agevolazioni per l'affitto o l'acquisto della prima casa; Misure fiscali favorevoli per il reinserimento professionale e imprenditoriale. Sono le misure previste dal Fondo Regionale “Ritorno dei Cervelli”, proposto dalla Uil e finalizzato a incentivare il rientro dei giovani calabresi emigrati .
"La Calabria, da decenni - sottolinea Maria Elena Senese, segretario regionale Uil Calabria- è teatro di un preoccupante esodo giovanile: negli ultimi vent’anni, circa 162.000 giovani hanno abbandonato la regione, alla ricerca di opportunità lavorative e formative assenti sul territorio. Questo fenomeno, spesso definito “fuga dei cervelli”, rappresenta non solo una perdita demografica, ma soprattutto un impoverimento in termini di capitale umano, ricchezza economica, dinamismo sociale e vitalità culturale. Eppure, la Calabria dispone di risorse ambientali, culturali, imprenditoriali e umane che, se opportunamente valorizzate, possono diventare leve potenti di sviluppo sostenibile e inclusivo. La sfida oggi non è soltanto fermare l’emorragia giovanile, ma piuttosto creare le condizioni per attrarre e trattenere talenti, offrendo concrete possibilità di crescita professionale e personale". Il Fondo proposto dalla Uil prevede un pacchetto integrato di misure economiche, fiscali e sociali che mirano a creare le condizioni affinchè i giovani calabresi possano progettare e costruire un futuro nella loro terra. "Sebbene il Programma Regionale Calabria FESR-FSE+ 2021-2027 non preveda esplicitamente il finanziamento diretto per l’acquisto della prima casa - aggiunge Senese- è strategicamente possibile inserire tale misura all’interno dell’Obiettivo di Policy OP4 – “Una Calabria più sociale e inclusiva”, in particolare nell’Obiettivo Specifico OS 3 Azione 4.3.1, che dispone di oltre 56 milioni di euro per infrastrutture abitative e interventi di housing sociale.
Perché il “ritorno” diventi permanente e produttivo, è indispensabile creare un contesto favorevole all’imprenditorialità giovanile, con particolare attenzione a settori strategici come: Energia rinnovabile/Turismo sostenibile/Blue economy/Digitalizzazione e industria 4.0. A tal fine, il progetto si inserisce in piena coerenza con l’Obiettivo di Policy OP1 – “Una Calabria più competitiva e intelligente”, e in particolare con l’Azione 1.1.2 dell’OS1.1, che sostiene: La creazione e il consolidamento di start-up innovative, spin-off universitari e PMI ad alto contenuto tecnologico; Programmi integrati di formazione, orientamento, tutoraggio e incentivazione; - Investimenti iniziali e di espansione, nonché la realizzazione di hub e acceleratori d’impresa. A queste misure si aggiungono le opportunità offerte dall’Obiettivo di Policy OP4, tramite: L’Azione 4.aa.1 (oltre 31 milioni di euro), dedicata a migliorare l’accesso al lavoro e promuovere l’occupazione giovanile;
L’Azione 4.a.2 (quasi 11 milioni di euro), rivolta alla promozione del lavoro autonomo e dell’economia sociale. Il rilancio del territorio passa anche da un deciso investimento sul capitale umano. Il progetto prevede, infatti, lo sviluppo di percorsi formativi avanzati, costruiti in stretta collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese locali, per generare figure professionali altamente qualificate, in grado di guidare la transizione ecologica e digitale della regione nonché capace di attrarre ulteriori investimenti pubblici e privati. L’obiettivo è trasformare la Calabria da terra di emigrazione a laboratorio di innovazione e crescita sostenibile”.
“Il progetto “Ritorno dei Cervelli” -conclude Maria Elena Senese -non è soltanto un insieme di misure tecniche, ma un vero e proprio investimento strategico sul futuro della Calabria. È molto più di un piano di rientro: è un atto d’amore verso una terra che ha bisogno dei suoi figli migliori per rinascere. È un impegno concreto per dare voce e spazio ai sogni di migliaia di giovani che, pur lontani, non hanno mai smesso di portare la Calabria nel cuore. I giovani non sono solo il futuro: sono il presente che dobbiamo sostenere, l’energia viva che può trasformare questa regione in un luogo dove valga la pena restare, tornare, costruire. Offrire loro le condizioni per farlo significa scegliere di credere nella Calabria e nella sua capacità di cambiare".
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