di SERGIO DRAGONE
Pietro Iemmello sta vivendo una nuova vita. Alle soglie dei trentatrè anni, che compirà il prossimo marzo, capeggia la classifica dei marcatori della serie B con 10 reti in 20 giornate. La scorsa stagione, dopo 20 partite, ne aveva segnati la metà, appena cinque. Risultato che appare straordinario soprattutto in relazione al fatto che il fuoriclasse giallorosso ha cambiato pelle e sostanzialmente ruolo. Iemmello è diventato, nei fatti, un “falso nueve”, un attaccante che ha arretrato di 10-15 metri il suo raggio d’azione allo scopo di scompaginare le difese avversarie.
Lo si voglia ammettere o no, questa trasformazione la si deve al sempre (e ingiustamente) contestato Fabio Caserta che nelle prime giornate di campionato si è dovuto sorbire critiche, e anche qualche insulto, per avere “snaturato” l’attaccante o addirittura per averlo imbrigliato in un modulo inadeguato. “Pietro è come un pesce fuor d’acqua, così non segnerà mai, questo allenatore non capisce un tubo”, è stato il commento più benevolo che il tecnico si è beccato per mesi.
E invece il “falso nueve” giallorosso, che qualcuno molto ingenerosamente ha messo in discussione dopo qualche prestazione un po' scialba, ha stupito tutti, alzando la sua media realizzativa, raddoppiando il bottino della scorsa stagione, almeno fino a questo punto.
Ma perché Iemmello è diventato un “falso nueve”? L’idea non è originale. Molti l’attribuiscono a Pep Guardiola che in un famoso “clasico” Barcellona- Real Madrid ha schierato Leo Messi in quella posizione, mandando in tilt i blancos. In realtà, il falso centravanti è un ruolo che a livello internazionale ha avuto, nella storia del calcio, molti grandi interpreti come l’argentino-spagnolo Alfredo Di Stefano, l’ungherese Nandor Hidegkuti, l’inglese Bobby Charlton, l’olandese Johan Cruijff.
Abbassando il suo raggio d’azione, Iemmello si sottrae così alla marcatura asfissiante dei difensori avversari e crea disorientamento nello schieramento difensivo, aprendo inaspettati varchi per gli esterni. I centrali non sanno se seguirlo, lasciando però sguarnita l’area di rigore, oppure attenderlo con il rischio di vederselo arrivare in maniera inattesa, come è accaduto in occasione dell’ultima rete alla Salernitana.
Per essere un grande “falso nueve” occorrono una grande tecnica e un innato senso geometrico del gioco, tutte qualità che Iemmello ha in quantità industriale. Certo, in qualche occasione sembra estraniarsi dal gioco, altre volte perde palloni in maniera un po' irritante, ma il risultato della “trovata” di Caserta è sotto gli occhi di tutti.
La nuova vita del “falso nueve” potrebbe portare in alto il Catanzaro e lo “zar”, se confermasse o ampliasse il bottino dello scorso campionato, sarebbe secondo al solo e irraggiungibile Massimo Palanca nel cuore del popolo giallorosso.
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