Sergio Dragone: "La notte magica di Tina Turner allo stadio di Catanzaro"

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images Sergio Dragone: "La notte magica di Tina Turner allo stadio di Catanzaro"

  25 maggio 2023 17:28

di SERGIO DRAGONE 

Lo stadio che oggi porta il nome di Nicola Ceravolo non è solo il tempio dello sport, ma è stato anche il tempio della musica. Non solo le imprese delle Aquile, ma anche memorabili concerti come quelli di Ray Charles, di Joe Cocker, degli Spandau Ballet. Sopra tutti si alza il memorabile concerto-evento di Tina Turner, unica tappa nel sud del mitico Foreign Affair Tour, ennesima invenzione (forse sarebbe meglio chiamarla follia) di Ruggero Pegna. Quella che si esibì davanti ad uno stadio straboccante era una Tina Turner al massimo della sua forza, della sua sensualità, della sua incredibile carica. Era l’11 agosto del 1990, l’anno dei mondiali in Italia, quello delle “notti magiche”. Catanzaro, grazie a Ruggero, per una sera toccò il tetto del mondo con una notte veramente magica, irripetibile, scolpita nel cuore e nella mente di ogni appassionato di musica.

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Anche la scenografia era da favola, da mille e una notte come scrive Pegna nel suo sito. Lei, la Diva assoluta del rock, scese sul palcoscenico da una scala con architettura da Odissea nello Spazio, scatenando l’entusiasmo dei suoi fans, molti dei quali arrivati a Catanzaro anche da altre regioni meridionali.

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Tina aveva 51 anni, ma ne dimostrava almeno 10 di meno, un’autentica tigre della musica, padrona assoluta del palcoscenico e dello spettacolo.

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Ho anche un dolce ricordo di quella serata, pochi gradini più in basso della mia postazione in tribuna arrivò un quartetto: era Fabrizio Frizzi, all’epoca sposato con Rita Dalla Chiesa, con la moglie e i suoi cognati Simona Dalla Chiesa e Carlo Curti. Fabrizio aveva un maglioncino sulle spalle e dispensava sorrisi e saluti a tutti, ma era soprattutto concentrato ad ascoltare quel mito vivente della musica.

Un concerto memorabile, con una scaletta che comprendeva tutti i maggiori successi della cantante americana, da Private Dancer a I don’t wanna lose you, dall’incredibile cover di Proud Mary dei CCR all’immortale The Best. Il tempo sospeso, ore che avresti voluto non finissero mai. Come non finirà mai il mito di una delle più grandi performer di tutti i tempi.

 

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