Serra San Bruno: un viaggio nel cuore dei carbonai, custodi di un’eredità calabrese

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images Serra San Bruno: un viaggio nel cuore dei carbonai, custodi di un’eredità calabrese

  18 maggio 2025 07:10

di GIANPIERO TAVERNITI

Un viaggio in una delle zone montane più ricche, più verdi, più ossigenate della regione, con tradizioni identitarie forti che come le profonde radici di un albero, non gelano mai. Già, ci troviamo a Serra S.Bruno nel vibonese, in una delle zone dove le tradizioni, si tramandano e le identità non si "spengono " mai, neanche quando le abitudini delle persone cambiano e nella società s'introducono innovazioni in diversi campi e settori.

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Fin dalla notte dei tempi, il fuoco è stato il principale mezzo per scaldarsi, la legna da ardere, il carbone di leccio, dominarono dagli anni del dopoguerra fino ai primi anni ottanta e ogni abitazione dei borghi montani o dei centri costieri, aveva il camino, la stufa o il mitico braciere (brascijeri) che veniva preparato con il carbone delle serre vibonesi che i tantissimi carbonai di un tempo, producevano e distribuivano in dei grandi sacchi di jiuta.

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Una calda macchina del tempo che ci trasporta a ricordare , il passaggio dei piccoli camioncini nei borghi montani che con il classico megafono urlavano che e' arrivato "u carvuni e dilici di la Serra". I nostri nonni, lo comperavano per scaldare le accoglienti case in pietra che nelle tecniche costruttive di un tempo avevano poco isolamento e quindi erano leggermente più fredde. Sembra si trascorso un secolo dall'aver vissuto questi aneddoti, il salto del progresso e' stato veloce e importante, ma un qualche cosa rimane fermo, vivo e forte e nonostante tutto sia cambiato, cerca di rimanere tramandato, ed è la figura del carbonaio di Serra S. Bruno.

In questo sabato primaverile, siamo stati arricchiti da un viaggio incredibile in mezzo ai carbonai serresi, in un contesto naturalistico di pregio, tra fumanti carbonaie, carico di carbone sui mezzi per essere spediti e continuo rumore di una motosega che preparava legna per alimentare i punti di produzione. Vivere a Serra S. Bruno, con questi eroici testimoni di una forte tradizione identitaria, è stato uno dei viaggi e delle visite che mi ha toccato di più, perchè ha scaldato il cuore di ricordi impagabili di tempi ricchi , quando la vera "stufa" della casa era la famiglia e dove quest'ultima si univa davanti al braciere a discutere , scherzare e vivere unita.

Oggi aver visto diversi operai carbonai , dal giovane orgoglioso di aver ricevuto dal padre, la passione per questo duro lavoro che nonostante tutto  lo espleta con impegno e umiltà , al carbonaio più anziano che ormai e' un volto noto, visto che da tanti anni e' stato immortalato in tantissimi giornali, libri e guide turistiche della Calabria. Serra, è stata sempre iconica in questo ambito , da sempre produce il carbone , tradizione e attività che si tramanda da più di un secolo, lavoro che ha dato sostentamento a tante famiglie, garantendo un lavoro certo, specialmente negli anni di crisi del dopoguerra evitando a tanti di emigrare al nord o all'estero e rimanendo in Calabria , " sporcandosi " le mani di "nera" dignità e tingendosi il volto di fierezza e dura fatica, producendo tanto carbone per tante comunità che riuscivano a scaldare le loro case e il cuore della loro terra, evitando la svenante emigrazione e l'impoverimento umano della Calabria che il più delle volte l'ha raffreddata, facendoci perdere con la lontananza e la disgregazione delle famiglie , il vero valore e tepore umano di quache cosa di sacro che si chiama famiglia.

Quindi aver poturo capire , ascoltare i carbonai che fanno tanti sacrifici, hanno un duro lavoro e cosi facendo non fanno raffreddate una forte identità, non occorre altro che regalare loro, la massima stima visto che ancora rimangono vivi , tramandando questa peculiarità socio economica che rafforza una terra ricca che a volte , sembra raffreddarsi non avendo la memoria delle cose importanti della quale non se ne dovrebbe mai dimenticare. Non rimane altro che dialogare con qualche eroico carbonaio serrese, per arricchirsi di umiltà, ringraziandolo per essere rimasto uno degli ultimi testimoni di una tradizione identitaria che ha dato lustro e ricchezza alla gente di Calabria.

Lasciando l'impianto, soggiunge un pensiero a quel ragazzo operaio che dopo aver ricevuto il testimone dal padre carbonaio, non disdegna la possibilità che un giorno anche qualcuno dei suoi figli possa fare la sua stessa attività , questo rincuora perchè se si tramanda cosi linearmente , di sicuro avremo anche in un futuro super tecnologico , i nostri carbonai che ci produrranno il carbone vero di legna e non trattato chimicamente, per poterci preparare la classica grigliata in famiglia, cercando qualche volta di rimanere uniti davanti all' ardente carbone di questi eroici serresi che con calore e sacrifici, tramandano un qualche cosa d'importante.

Quando, ci si arricchisce di sapere, si dialoga, ci si confronta si cresce e quando questi arricchimenti ti vengono permessi , bisogna ringraziare chi li ha concessi nella speciale accoglienza e quindi non rimane che ringraziare la CARBON SUD di Serra S . Bruno che ci ha permesso di vivere questa magica giornata, in questo angolo della Calabria che tra chiese, certosa, borgo grazioso , cucina tipica tradizionale importante, aggiunge un forte calore a chi la visita con un carbone MADE IN CALABRIA.

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