Sersale, la dirigente scolastica Maria Brutto ricorda Michele Scarpino: "Ha guidato generazioni con il suo sapere"

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  17 marzo 2025 12:02

 Non si è sopito il dolore per la scomparsa dello stimatissimo professore  Michele Scarpino, preside, storico, scrittore, già presidente della Pro Loco e vicesindaco del Comune di Sersale, che dopo una lunga malattia ha lasciato la moglie Pina Tallarigo, i figli Antonio, Francesco, don Giovanni,  Armando, e  tutti i famigliari. Un marito, padre e nonno amorevole, che ha trasmesso valori, speranza e cultura. I funerali sono stati celebrati da Sua Eccellenza Mons. Claudio Maniago Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, Vicepresidente della Conferenza Episcopale Calabria. Ecco un profilo che la dirigente scolastica Prof.ssa Maria Brutto ha affidato per la diffusione al giornalista professionista Luigi Stanizzi, per ricordare il Prof. Scarpino, così come ha fatto nel giorno dell'estremo saluto:

 

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"Con profonda commozione e sincera gratitudine, ci stringiamo oggi nell'ultimo saluto al nostro caro Professore e Preside Michele Scarpino, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Sersale. La sua scomparsa ci priva di una figura di grande spessore umano e culturale, un educatore appassionato, un cittadino attento ai bisogni della comunità, un uomo di lettere e di profonda sensibilità storica, capace di promuovere la consapevolezza dei propri diritti e doveri. Questo è particolarmente significativo in un contesto come quello di Sersale, dove la figura del professore Scarpino ha contribuito a radicare un’etica della comunità, centrata sull’impegno per la crescita comune e sulla valorizzazione delle tradizioni locali. La sua vita è stata un costante esempio di senso civico e di etica pubblica intesa non quale teoria da libro stampato ma pratica quotidiana, concreta, visibile, in nome dell'integrità e della responsabilità. Come insegnante prima, e poi come Preside, ha guidato intere generazioni con il suo sapere, con il rigore morale e con la capacità di trasmettere non solo conoscenza, ma anche valori fondamentali. Il rispetto, l'amore per la conoscenza e l'impegno per il bene comune erano i pilastri del suo operato quotidiano. Profondo conoscitore delle lettere e appassionato della storia del nostro territorio, ha saputo valorizzare e promuovere le radici culturali di Sersale, lasciandoci testi di grande interesse storico e documentale, riconoscendone la ricchezza e la bellezza autentica. Il suo amore per la lingua italiana, e la sua attenzione filologica alle sue origini latine, era parte integrante della sua missione
educativa. Con rigore e passione, ha trasmesso ai suoi studenti l'importanza della parola, della grammatica e dell'etimologia, guidandoli nella scoperta del valore profondo della comunicazione e della letteratura. Per lui, la lingua e la sua espressione letteraria non era solo uno strumento, ma un'eredità preziosa da custodire e tramandare, una chiave per comprendere il passato e costruire il futuro. Con sguardo attento e cuore aperto, ha apprezzato la genuinità della cultura contadina, fatta di sacrifici, di saggezza e di legami profondi tra le persone. Si è speso con dedizione nelle associazioni locali, contribuendo con il suo qualificato impegno a rendere la nostra comunità più forte e unita.   Il suo ricordo resterà impresso nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, nelle aule che ha attraversato, nei libri che ha amato e condiviso, nelle parole che ha saputo offrire con generosità. Personalmente, mi aveva predittivamente augurato che un giorno potessi prendere il suo posto. Questo era il suo augurio di 23 anni fa, un augurio che oggi risuona ancora con grande significato e riconoscenza per aver visto così lontano. È come se il suo spirito e la sua missione fossero destinati a vivere oltre la sua persona, trasmessi attraverso le sue azioni e quelle degli altri a cui voleva un giorno lasciare il testimone. La sua eredità non è solo un ricordo, ma un impegno continuo che si propaga nelle vite di coloro che ha ispirato. I suoi allievi, così come la comunità in cui ha operato, continuano a portare avanti i valori che lui ha instillato, facendo propri i principi di responsabilità, e impegno per il bene comune. I suoi tanti allievi ricordano bene la sua capacità di valorizzare ciascuno, di credere nelle loro potenzialità e di incoraggiarli a crescere con fiducia nelle proprie capacità. Oggi lo salutiamo con tristezza, ma anche con immensa riconoscenza. Che il suo spirito di servizio per lo Stato, il suo amore per il sapere e il messaggio degli scrittori classici, testimoni di un pensiero intramontabile improntato al mondo dei valori fondamentali e a una visione del mondo basata sull'impegno, la puntualità, la disciplina, il senso della responsabilità, alla ricerca della
verità e della giustizia, alla riflessione sull'essenza dell'essere umano e sulla costruzione di una società fondata sulla conoscenza e sulla responsabilità, e la sua dedizione alla comunità possano essere fonte di
ispirazione per tutti noi. Figure come Michele Scarpino non solo insegnano la cultura e la conoscenza, ma anche i valori morali che dovrebbero guidare ogni azione pubblica. L'impegno per il bene comune, la giustizia e la responsabilità sono i fondamenti di una società che si vuole prospera e armoniosa. La sua eredità, quindi, è un richiamo alla responsabilità civile di ognuno, ma anche alla necessità di un impegno collettivo, che lo Stato e ogni singolo cittadino devono perseguire per un mondo più giusto e consapevole. Grazie, Professore. Grazie, Preside. Il suo insegnamento non si spegnerà ma proseguirà nell'eredità raccolta da allievi e docenti che hanno incrociato il suo cammino. Con stima e riconoscenza,"

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