“Dobbiamo rubare il consenso all'anti-Stato”. Si è presentato così Renato Panvino nel suo primo giorno da questore a Crotone. “Sono orgogliosamente calabrese, reggino e inizio il mio primo giorno da questore proprio in Calabria", ha dichiarato Panvino. "Ringrazio il capo della polizia, Vittorio Pisani per avermi dato questo incarico. La Calabria ha necessità di alimentare la speranza, ha bisogno di avere quel colpo di reni che solo i calabresi possono dare perché sono un popolo accogliente come ha dimostrato Crotone in questi anni”.
Nato a Reggio Calabria, 56 anni, Panvino è entrato nella Polizia di Stato nel 1988. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza all’università di Messina e un secondo titolo in Scienze delle Pubbliche amministrazioni all’università di Catania. Nel luglio scorso è stato nominato questore e ha lavorato nella Direzione centrale per i servizi antidroga oltre ad assumere le funzioni di consigliere ministeriale aggiunto. Era a capo del centro operativo della Direzione investigativa antimafia di Catania.
Da capo della Dia Panvino ha coordinato operazioni contro mafia, massoneria e colletti bianchi. Lavorando accanto a Nicola Gratteri, è stato protagonista degli arresti degli autori della strage di Duisburg e di decine di latitanti di 'ndrangheta. Da venerdì scorso è stato nominato questore di Crotone.
“Sono figlio d'arte, papà è stato un poliziotto e sono innamorato di questo mestiere e della Polizia. Ringrazio la mia famiglia e i poliziotti con cui ho lavorato per tanti anni", ha sottolineato Panvino. Se io sono oggi questore è frutto del lavoro della squadra. È un'emozionante impresa essere questore a Crotone”.
“Bisogna rendere questo palazzo trasparente in modo che tutti possano vedere come funziona la macchina della giustizia; bisogna sostenere i cittadini che hanno bisogno di sentire lo Stato accanto", ha aggiunto Panvino. "Per questo ai cittadini che subiscono vessazioni dico che la porta del questore è sempre aperta per condividere ogni forma di ribellione all'anti-Stato. La Calabria sta facendo passi importanti e tutti insieme dobbiamo trovare punti comuni. Dobbiamo uscire dai palazzi per portare fuori il concetto di legalità affinché il seme della legalità possa diventare una foresta”.
Il nuovo questore di Crotone si è poi rivolto ai giovani: “Ovviamente daremo risposte ferme all'anti-Stato: saremo irremovibili. Particolare attenzione sarà riservata a contrastare la violenza di genere e al bullismo. Ai ragazzi chiedo: sostenete i più deboli, non fateli diventare oggetto di scherno. Oggi è più facile stare sui social anziché dare una pacca al compagno che è in difficoltà e va sostenuto”.
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