“Non posso restare in silenzio di fronte alle gravi criticità emerse in merito alla gestione delle emergenze nell’Istituto dell’infanzia “Pepe” di Catanzaro.
Martedì 18 marzo, dopo le scosse di terremoto, ho denunciato il mancato sfollamento dell’istituto, unico (o tra i pochissimi) a non aver evacuato bambini e personale. Il giorno successivo, la dirigente scolastica ha ammesso di non essere in possesso del piano di evacuazione, attribuendo la responsabilità all’amministrazione comunale.
IL PIANO DI EMERGENZA DELL'ISTITUTO "PEPE"
Dopo aver sollecitato pubblicamente il sindaco Nicola Fiorita a rendere noto lo stato di sicurezza degli edifici scolastici e a predisporre un piano di intervento chiaro e tempestivo, oggi apprendo che il piano di evacuazione è stato finalmente consegnato alla scuola. Tuttavia, il documento presenta elementi altamente preoccupanti:
• È datato gennaio 2024, ma privo di protocollo ufficiale.
• Indica come punto di raccolta il giardino dell’istituto, inagibile da quasi 10 anni.
• Nomina come responsabile dell’evacuazione una persona in pensione da circa due anni prima della redazione del piano.
• A riprova della trasmissione a dir poco tardiva del piano di sicurezza, ad oggi non è stata effettuata alcuna esercitazione di esodo, in palese violazione delle norme di prevenzione e sicurezza.
Queste anomalie non possono essere ignorate. Ci troviamo di fronte a un caso isolato o è la punta dell’iceberg di un problema più ampio? Per questo motivo, chiedo che venga fatta immediata chiarezza non solo sull’Istituto “Pepe”, ma su tutti gli istituti pubblici e privati del territorio comunale. È necessario verificare la presenza e la validità dei piani di emergenza, la sicurezza strutturale degli edifici e l’effettiva attuazione delle misure previste.
La sicurezza dei bambini non può essere lasciata all’improvvisazione. Se nelle prossime ore non arriveranno risposte certe, mi recherò in Procura con un gruppo di genitori per segnalare formalmente quanto accaduto e chiedere un’indagine approfondita.
Mi aspetto un intervento rapido e concreto da parte delle istituzioni competenti, perché sulla sicurezza dei più piccoli non si può e non si deve transigere”.
A scriverlo è l’Avv. Antonio Lomonaco, Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.
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