Le sigarette elettroniche sono un’alternativa al fumo tradizionale che negli ultimi anni ha guadagnato sempre più popolarità, anche nel nostro paese. Sebbene siano state sviluppate per offrire un’esperienza simile al fumo convenzionale, riducendo l’esposizione a sostanze nocive derivanti dalla combustione del tabacco, queste differiscono significativamente per composizione e funzionamento; scopriamole insieme.
Sigarette elettroniche: tipologie e funzionamento
Le sigarette elettroniche, comunemente note anche come “e-cig”, sono dispositivi elettronici che vaporizzano un liquido contenente nicotina, aromi e altre sostanze. Il loro funzionamento si basa su un dispositivo, il quale riscalda il liquido contenuto in una cartuccia o in un serbatoio, trasformandolo in aerosol inalabile. Esistono diverse tipologie di sigarette elettroniche, che variano per dimensioni, design e modalità d’uso. Alcuni modelli sono compatti e monouso, mentre altri presentano batterie ricaricabili e serbatoi sostituibili, offrendo maggiore autonomia e personalizzazione dell’esperienza di svapo.
Affianco alle sigarette elettroniche con liquido, esistono anche le sigarette elettroniche a tabacco riscaldato. Questi dispositivi riscaldano il tabacco senza bruciarlo, generando un aerosol che contiene nicotina e altri composti. A differenza delle sigarette elettroniche, che utilizzano un liquido per creare il vapore, questi dispositivi contengono uno stick di tabacco riscaldato a temperature inferiori a quelle della combustione tradizionale. Il riscaldamento del tabacco ridurrebbe la formazione di sostanze nocive rispetto alla combustione, offrendo comunque un’esperienza simile al fumo tradizionale.
Diffusione delle e-cig in Italia
La diffusione delle sigarette elettroniche in Italia è un fenomeno in crescita. Secondo i dati della Sorveglianza PASSI, nel biennio 2022-2023, il 4,4% della popolazione italiana utilizzava sigarette elettroniche, con una percentuale più alta tra gli uomini (4,9%) rispetto alle donne (3,9%). L’uso delle sigarette elettroniche è particolarmente diffuso fra le fasce di popolazione più giovane; infatti, tra i 18 e i 24 anni, l’8,1% utilizza sigarette elettroniche, mentre tra i 25 e i 34 anni, la quota è del 6% circa. Questa tendenza decresce progressivamente con l’aumentare dell’età, raggiungendo il 2,3% nella fascia 50-69 anni.
Dal punto di vista geografico, le quote più elevate di utilizzo si osservano nelle regioni dell’Italia centrale, con percentuali più contenute nel Nord e nel Mezzogiorno. Infatti, anche la distribuzione dei negozi autorizzati alla vendita di liquidi da inalazione mostra una concentrazione maggiore in alcune regioni d’Italia, in particolare Abruzzo, Marche e Veneto. In generale, il mercato italiano della sigaretta elettronica ha registrato una crescita del 29% dal 2022 al 2023, raggiungendo un valore di mercato di 759 milioni di euro.
L’adozione delle sigarette elettroniche in Italia è in crescita, in quanto questi dispositivi possono essere considerati delle valide alternative alle sigarette tradizionali, specialmente nel caso si stia cercando di smettere di fumare le classiche bionde o comunque ridurne l’uso.
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