Si è concluso con un evento di presentazione all’interno del sito paesaggistico di Archiaro, all’interno del Parco Nazionale della Sila, il progetto “Silab” promosso dall’associazione culturale Milk Pictures di Catanzaro. Un progetto finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, e dal Ministero della Cultura per favorire l'innovazione e la transizione digitale nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0 (M1C3), Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3: “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”. Durante l’iniziativa è stato presentato un resoconto delle varie fasi progettuali e delle relative risultanze, delle attività laboratoriali che hanno consentito a numerosi fruitori di interfacciarsi con la realtà multimediale e la creazione di prodotti audiovisuali. I laboratori e l’attività di raccolta dei materiali hanno messo in campo linguaggi innovativi, percorsi esperienziali e un ricco archivio digitale.
L’iniziativa è riuscita all’interno di un contesto territoriale ampio, coinvolgendo diversi soggetti, a promuovere attività e percorsi formativi capaci di direzionare l’azione culturale verso i fondamentali percorsi di socializzazione, di diffusione dei saperi artistici, incrementando le capacità singole e collettive, fornendo degli strumenti professionali specifici, erogando dei servizi concreti alla comunità.
Il progetto, partito dal sito fisico di “Archiaro”, collocato nel Parco Nazionale della Sila, importante centro nel territorio della pre-Sila catanzarese nella sfera della ricerca culturale e della sperimentazione artistica, ha fornito le competenze utili per creare prodotti audiovisuali, per digitalizzare archivi al fine di arricchire le bellezze naturalistiche e paesaggistiche della Sila con contenuti innovativi e di forte carattere sperimentale e di ricerca. Il progetto si è rivolto particolarmente alle fette di territorio interno della Calabria, avvicinando i partecipanti ad un linguaggio universale, per mezzo di strumenti multimediali e innovativi, tracciando anche possibilità di inserimento occupazionale di auto promozione giovanile, allargando le occasioni di confronto, lo scambio di conoscenze, al fine di favorire l’integrazione ed il rafforzamento del tessuto sociale che, particolarmente nelle aree interne della Calabria, ha bisogno di sostegno e sviluppo, valorizzando anche le bellezze paesaggistiche, le arti e le tradizioni locali, promuovendo un modello di cooperazione virtuosa fra soggetti pubblici e privati, avvalendosi in particolare del supporto scientifico e tecnico della Cineteca della Calabria e dell’associazione Cinemazaro.
L’elevato grado di innovatività del progetto si è sostanziato anche nella sua connotazione itinerante, avendo raggiunto diversi siti del territorio e nel suo livello di armonia fra tecnologia e natura, essendo molte delle attività svoltesi in aree esterne, tra una flora e fauna unica nel suo genere, dal profondo fascino ambientale.
Nel corso dell’evento vi è stata la possibilità per i fruitori di aggregarsi e interscambiare le proposte e rispettive peculiarità, ispirandosi ad un’idea di reciprocità e di riproducibilità anche in altre iniziative regionali. Il progetto ha aperto orizzonti al cineturismo, l’ultima frontiera del terziario calabrese, sviluppando un’offerta culturale di qualità quale punto di forza per potenziare lo sviluppo turistico, valorizzare il patrimonio culturale, le risorse naturali e turistiche e del patrimonio architettonico, per attrarre nuovi flussi turistici nel territorio, valorizzare la cultura antropologica, le tradizioni locali, nonché maggiore visibilità e pubblicità per alcuni dei borghi più belli di Calabria, assicurare uno sviluppo equilibrato del turismo, attraverso la destagionalizzazione e la diversificazione, agevolare le piccole e medie imprese operanti sul territorio; promuovere la cultura dell’ospitalità. Nel suo insieme, il progetto, è riuscito a raggiungere gli obiettivi fondamentali tesi ad una alfabetizzazione teorica e pratica del territorio, per la creazione di contenuti editoriali, ma allo stesso tempo anche una base solida in termini strutturali e di archivio digitale per divenire in progress un riferimento primario per l’intera zona nella sfera della creazione culturale innovativa e nella gestione della transizione digitale e verde.
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