“Il governo adotti i necessari provvedimenti per la nomina del commissario straordinario Sin di Crotone al fine di accelerare, coordinare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica, la riparazione del danno ambientale e per vigilare sulla gestione delle somme impiegate. E’ fondamentale impiegare ogni opportuna iniziativa che salvaguardi la vocazione turistica e il pregio paesaggistico del crotonese da iniziative aggravanti una situazione ambientale già ampiamente compromessa”. E’ quanto chiede il M5S in un’interpellanza depositata, mercoledì 15 febbraio, alla Camera dei Deputati, a prima firma Vittoria Baldino e relativa alla questione del Sin di Crotone.
“Nel mese di settembre scorso è stato indicato quale nuovo commissario il prefetto di Crotone, nonostante la prefettura sia da tempo gravata da carenza di personale, e ad oggi inaccettabilmente la nomina non è stata ancora perfezionata” va avanti Baldino.
“La nomina del commissario straordinario del Sin Crotone si rende necessaria perché la società ENI-REWIND, chiamata ad effettuare le operazioni di bonifica dei siti industriali dismessi, nonostante si fosse impegnata a trasportare fuori regione tutti i rifiuti della bonifica, pericolosi e anche radioattivi, non volendo più onorare detto impegno, ha richiesto alla regione Calabria le autorizzazioni per smaltire ben 400.000 tonnellate di rifiuti nel sito industriale. Il progetto con la sola assenza del commissario straordinario, perché appunto ancora mancante, ha visto il no secco lo scorso 9 febbraio, nel corso della conferenza dei servizi, di tutti gli Enti seduti al tavolo. Particolarmente significativo il parere contrario espresso, all'unanimità, dal consiglio comunale e dal consiglio provinciale di Crotone”, prosegue Baldino nell’interpellanza.
“Eppure ENI – REWIND, piuttosto che desistere da sciagurate proposte e risolvere il problema dell’inquinamento a Crotone, lancia quale alternativa l’idea di utilizzare l’unica discarica privata della Calabria accogliente rifiuti speciali pericolosi e non, peraltro già satura, e situata proprio a Crotone. E’ una soluzione questa che aggraverebbe ulteriormente i rischi per la popolazione e senza alcun vantaggio per il territorio. Una soluzione che viola gli accordi, poi, di trasferimento fuori regione di tutte le scorie”, rimarca Baldino.
“E’ necessario così procedere immediatamente alla nomina del nuovo commissario straordinario perché partecipi alla prossima conferenza dei servizi sul punto e vigili sull'avvio delle operazioni di bonifica” conclude Baldino.
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