Soverato, palazzo Bencivenni: da storica incompiuta a Centro di aggregazione per anziani

di TERESA ALOI

Fermo lì da trentacinque anni. Un lasso di tempo infinito trascorso tra contenziosi, polemiche, ordinanze e disagi per l’intera comunità.

Un tempo infinito durante il quale quel palazzo a cinque piani  all’incrocio di Via San Giovanni Bosco e via Magna Grecia, a Soverato, nel Catanzarese,  meglio conosciuto come palazzo Bencivenni, ha assunto tutti i caratteri di un’incompiuta.  Una struttura completata solo a metà e poi abbandonata, tanto da risultare un problema dal punto di vista ambientale e della sicurezza dei cittadini, oltre che un autentico “pugno nell’occhio” nel contesto urbano che nel frattempo si è formato intorno. 

Il primo passo concreto verso la demolizione lo firmò il sindaco Ernesto Alecci ordinando la demolizione di quel manufatto che “contribuisce – spiegò nell’atto emesso a luglio del 2017 - a violentare dal punto di vista urbanistico e del decoro il quartiere in cui ricade oltre a creare un danno d’immagine per l’intera città”.

Aveva atteso tanto. Troppo tempo, il sindaco. Ieri, il palazzo è stato cantierizzato.  E lunedì inizieranno i lavori di demolizione.

“Si opererà con il sistema a braccio-pinza – spiega l’assessore comunale  ai Lavori pubblici Daniele Vacca-  si inizierà a demolire a piccole porzioni partendo dall’ultimo piano a scendere”. Gli interventi dureranno circa 30 giorni.

"È stato attuato un PINT (Programma integrato d'intervento) ai sensi dell art. 33 della legge urbanistica - aggiunge l'assessore  Vacca - si tratta dell’inizio di un percorso di riqualificazione dell’area, che prenderà il via proprio con la cancellazione di una struttura ormai inutilizzabile e fatiscente".

Sarà sempre  la Bencivenni srl,  a realizzare un nuovo fabbricato destinato ad abitazioni e spazi commerciali, oltre ad una struttura di proprietà comunale che diventerà Centro di aggregazione per anziani. Senza dimenticare che tutta l'area circostante diventerà una piazza pubblica con parcheggi.

Il costo dell'opera pubblica circa 250.000 euro. Somma completamente a carico del privato.

CLICCA QUI