Soverato. Una festa con canti e balli ha concluso il primo triennio dell'istituto Pratesi, l'Università calabrese degli educatori

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images Soverato. Una festa con canti e balli ha concluso il primo triennio dell'istituto Pratesi, l'Università calabrese degli educatori

  14 luglio 2021 19:15

Il pubblico è seduto di fronte a tre finestre aperte affacciate sul mare di Soverato. Da dietro giungono le voci dei narratori, che da un'immaginaria torre aragonese sorvegliano la linea dell'orizzonte. Lo sciabordio dell'acqua, le parole e le canzoni creano la magia di uno spettacolo che trasforma l'antica paura per l'arrivo dei Saraceni nella scoperta che dall'altra parte del Mediterraneo arrivano profughi bisognosi di accoglienza.

Ispirato a un episodio realmente accaduto la sera del 26 dicembre 1997 -  l'approdo a Soverato di una nave da carico con oltre 800 migranti che hanno trovato accoglienza nel borgo medievale di Badolato – lo spettacolo teatrale "Arrivano i Saraceni” ha concluso la settimana scorsa le attività del primo triennio dell'Istituto universitario Don Giorgio Pratesi di Soverato, affiliato all'Università Pontificia Salesiana di Roma.

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Realizzato dagli oltre venti studenti del terzo anno che hanno terminato le lezioni e che presto discuteranno la tesi di laurea, lo spettacolo ha dato il via alla festa di congedo del primo triennio dell'istituto, che porta il nome di un sacerdote salesiano impegnato sul fronte della pace, della giustizia sociale e della lotta alle mafie morto a Locri nel 2000. "Dopo mesi in cui abbiamo alternato lezioni in presenza a lezioni a distanza – hanno commentato gli studenti – ritrovarci in aula ci ha provocato una grande emozione e ha risvegliato il desiderio di concludere il nostro percorso accademico con una festa fatta di canzoni e balli, ma anche di condivisione di quello che hanno rappresentato per noi questi tre anni”.  Così, commozione e allegria si susseguono nella grande e luminosa aula magna del Pratesi, dando vita ad un momento davvero speciale che lascia trasparire il clima di amicizia e valoriale che rende unica questa formazione. “Per me l’Istituto Pratesi è come l’acqua del mare che, giorno dopo giorno, lezione dopo lezione, ti aiuta a smussare gli angoli e a diventare quell’opera d’arte che sei chiamata ad essere”, “è crescita personale”, “accoglienza e cura delle fragilità che ci circondano, “passione per l’altro e per la nostra terra”, “comunione di idee”, “un’università che ha stimolato la cooperazione e non la competizione”. Queste alcune delle testimonianze raccontate dalle studentesse e dagli studenti, a cui si aggiunge il saluto di ringraziamento della direttrice Rosa Fiore che sottolinea proprio il valore dell’amicizia nella relazione educativa e l’attenzione vigile alla difesa dei diritti, specie delle persone più fragili e per lo più invisibili.

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Nato nel 2014 nell’Opera salesiana di Soverato, l'Università degli educatori conta oggi oltre 50 iscritti, provenienti da tutte le province della Calabria, e ha già aperto le iscrizioni per il prossimo anno accademico (tutte le informazioni sono nel sito www.istitutouniversitariopratesi.it).

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Il corso di laurea triennale in Scienze dell'educazione si articola in otto settimane didattiche intensive (dal lunedì al sabato) distribuite nel corso dell’anno per consentire la frequenza anche di studenti fuori sede o lavoratori.  I docenti sono 25, provengono da tutta Italia e il titolo accademico, rilasciato dall’Università Pontificia Salesiana, consente l’accesso sia alle lauree magistrali in Scienze dell’educazione, sia al mondo del lavoro nelle strutture pubbliche e private in cui è prevista questa figura professionale. La presenza di un monitore d'aula per ogni anno accademico favorisce il clima di apprendimento, le dinamiche relazionali e di gruppo e la formazione trasversale dello studente.

Nella serata che ha preceduto la festa di fine anno l'ex Comac di Soverato ha ospitato l'iniziativa "L'Università sul mare", organizzata dall'Istituto e dal Comune con la collaborazione di numerosi enti del territorio. Le musiche della cantastorie catanzarese Francesca Prestia, insignita pochi mesi fa dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella, hanno accompagnato brevi lezioni, presentazioni di libri e letture curate dal Teatro del Grillo di Soverato.

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