Spettacolo. L'AGIS chiede la ripresa delle attività fermate ad ottobre

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Francescantonio Pollice, direttore artistico di A.M.A. Calabria

L'accorata richiesta è firmata da Francescantonio Pollice, presidente dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo in Calabria, ed è indirizzata a Spirlì ed agli assessori Catalfamo, Orsomarso, Gallo e Savaglio.

  23 aprile 2021 19:18

Un intervento urgente della Giunta Regionale al fine di consentire lo svolgimento delle attività spettacolistiche sospese dal DPCM dello scorso 24 ottobre. Attività che, di fatto ammesse ai bandi per la promozione e produzione culturale 2020, si sarebbero dovute concludere entro il 31 dicembre 2020, ma che in taluni casi sono rimaste sospese o del tutto inespresse, visto lo stop categorico imposto dai decreti nazionali.

E’ quanto chiede l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo in Calabria, per tramite del suo presidente, Francescantonio Pollice, in una missiva indirizzata a Spirlì ed agli assessori Catalfamo, Orsomarso, Gallo e Savaglio.

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“Egregio Presidente, Egregi Assessori, in data 1 aprile 2021 la Regione Calabria ha pubblicato, dopo un tortuoso percorso fatto di criticità in corso di accertamento e con enorme ritardo decreto n. 3470 relativo alla graduatoria grandi eventi -si legge nella lettera-  In pari data con decreto n. 3472 veniva pubblicato anche graduatoria relativa agli interventi per la promozione e la produzione culturale anno 2020.

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I competenti uffici regionali hanno inviato nota ai rappresentanti di 15 Comuni e 36 istituzioni culturali ammissibili al finanziamento per i due bandi nella quale richiedono lo svolgimento dell’attività entro il 31 dicembre 2020 non tenendo conto che il DPCM del 24 ottobre 2020 e seguenti ha sospeso, come è ben noto, le attività di spettacolo in tutta Italia dal 26/10/2020 al 26/04/2021”.

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Pollice ripercorre il sofferto e lungo iter del bando grandi eventi, chiedendo un autorevole e urgente intervento affinché venga, quindi, emesso “un provvedimento che prenda atto della sospensione di fatto operata dai DPCM nazionali e consenta lo svolgimento delle attività programmate e non svolte causa emergenza COVID, nel 2021 così come la stessa regione, con specifici atti aveva fatto per i bandi 2019 uniformandosi a quanto, in materia, hanno fatto lo Stato e le altre regioni italiane”.

Il settore spettacolo, pubblico e privato, versa in gravissime difficoltà. Ciò che si richiede, pertanto, è un intervento che possa consentire al sistema culturale e dello spettacolo calabrese quantomeno di sopravvivere.

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