Se un Paese vuole tornare a essere competitivo deve avere il controllo delle reti strategiche materiali e immateriali, delle infrastrutture, reti sanitarie, reti delle comunicazioni, reti energetiche, reti di collegamento, acciaio, auto.
È necessario avere il controllo della partecipazione pubblica. Le privatizzazioni selvagge hanno fallito e reso povero il lavoro nel Paese". Lo afferma, in un post, su Facebook il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato.
"Serve - prosegue Sposato - un piano per il lavoro al Sud con un cronoprogramma degli interventi sugli investimenti pubblici chiamando alle responsabilità le partecipate pubbliche (Anas, Enel, Cassa depositi e prestiti, Rfi, Fincantieri, Invitalia) e lì dove necessario, nazionalizzare gli interventi. Serve una imprenditoria dinamica che punti su economia circolare, lavoro di qualità e innovazione, in raccordo con università e ricerca. Rendere operative le Zes è fondamentale. Se non si individuano le priorità di interventi in Calabria e nel Mezzogiorno, il declino e la fuga dal Sud sarà inarrestabile ed investirà il resto del Paese".
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