Ss 106, Falcomatà: "Non basta un progetto di fattibilità"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Ss 106, Falcomatà: "Non basta un progetto di fattibilità"
Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà
  20 febbraio 2024 14:09

«Non basta un progetto di fattibilità. Bisogna correre, andare avanti, fare qualcosa in più per la statale 106 e per questi 147 chilometri di territorio dove vivono e operano cittadini, sindaci, calabresi che reclamano diritti, sicurezza e sviluppo». Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ha partecipato al corteo promosso da Cgil, Cisl, Uil e degli amministratori dei Comuni della Locride per la difesa ed il rilancio della strada statale 106.

Falcomatà ha aperto la manifestazione ringraziando "la triplice sindacale per aver alzato l'attenzione su un problema sentito e reale in una parte importante della regione. Con questa manifestazione - ha detto - i sindaci del territorio chiedono un'assunzione di responsabilità alla Regione e all'Anas affinché il progetto di ammodernamento veda finalmente la luce. Le risorse ci sono e, se del caso, si devono adeguare alla particolare congiuntura economica e all'aumento dei prezzi e dei materiali. È bello che la mobilitazione odierna coinvolta, contemporaneamente, diverse province calabresi perché la voce unitaria delle comunità è sempre più forte» Mentre noi siamo qui a manifestare - ha aggiunto il sindaco Falcomatà - una delegazione di consiglieri regionali del reggino, con in testa l'onorevole Giovanni Muraca, si trova negli uffici della Regione Calabria, a Catanzaro, per verificare la situazione e procedere in maniera coordinata e sinergica. Mi auguro e ne sono convinto - ha concluso il sindaco metropolitano - che questo spirito, in cui prevalgono gli interessi del territorio, prosegua anche rispetto all'autonomia differenziata, un altro importante tema da affrontare e contrastare con quanti hanno il dovere di difendere il comprensorio. Diventando legge, questa riforma creerebbe una spaccatura e un divario insanabile con le regioni del Centro-nord. A quel punto, sarebbe inutile parlare di infrastrutture e progetti di sviluppo di un territorio che il Governo vuole diviso". 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner