di MIMMO TALLINI*
Comprendo lo sforzo dell’on. Alfredo Antoniozzi di gettare acqua sul fuoco delle polemiche, ma oggi il buonismo non serve e nemmeno serve un anti-campanilismo di facciata e non di sostanza. Con questa scusa che non dobbiamo essere campanilisti passano in continuazione manovre e atti che invece di unire finiscono per dividere sempre di più le città calabresi.
Chi è più campanilista ? Chi approfitta del potere detenuto per portare al suo territorio risorse e funzioni anche a scapito degli altri e senza dare alcuna contropartita? O chi invece cerca di difendere prerogative e diritti acquisiti del proprio territorio?
L’anti-campanilismo a senso unico non va bene. Siamo campanilisti, lo confessiamo, ma non siamo deficienti e non abbiamo gli anelli al naso. Chi sta alimentando in Calabria una guerra tra poveri è proprio un governo regionale privo di visione e direi anche di etica, spregiudicato nelle sue scelte e sotto certi versi irresponsabile. Ci sono risorse che “spariscono” misteriosamente e miliardi di euro che miracolosamente piovono su un unico territorio.
Invece di puntare a rafforzare le vocazioni di ogni territorio, si lavora per spalmare le funzioni al punto che stiamo arrivando al paradosso di avere una facoltà di medicina per ogni capoluogo di provincia. Non sarebbe stato meglio potenziare con un maxi investimento il Policlinico di Catanzaro, dotandolo di personale, nuovi spazi e nuove tecnologie, invece di sfornare facoltà che sono già destinate ad essere altrettante debolezze? Non sarebbe stato più utile alla Calabria un solo Policlinico in grado di competere con le altre eccellenze nazionali invece di produrre tante debolezze? Questa sarebbe stata una visione unitaria. Si è scelta invece la strada della frammentazione e quindi una facoltà di medicina non si nega a nessuno.
Catanzaro è oggi senza difese e viene spogliata ogni giorno di qualcosa. E’ una città vittima del campanilismo all’incontrario, di un attacco concentrico senza precedenti, di una vile spoliazione che non trova giustificazioni. Non serve, onorevole Antoniozzi, il buonismo di facciata, servono fatti.
*già Presidente del consiglio regionale della Calabria
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