Taser, Fsp Polizia dopo gli esami medici sulla morte del 57enne a Olbia: “Ennesima conferma"

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images Taser, Fsp Polizia dopo gli esami medici sulla morte del 57enne a Olbia: “Ennesima conferma"

  25 agosto 2025 18:32

 “Gli accertamenti effettuati nell’ambito delle indagini sulla morte del 57enne avvenuta a Olbia dopo la forte resistenza dell’uomo all’intervento delle forze dell’ordine hanno escluso che il drammatico decesso sia avvenuto a causa dell’utilizzo del taser. Abbiamo volutamente atteso con pazienza l’evolversi delle indagini e il responso degli esami tecnici prima di qualsiasi commento, perché non solo sappiamo bene come funziona questo lavoro, quali sono le nostre dotazioni e il grado di professionalità di chi porta una divisa in Italia, ma purtroppo sappiamo ancora meglio quanto ad ogni occasione la vera intenzione di molti è solo urlare sentenze intrise di ideologia contro le forze di polizia al di là dei fatti, ed al di là di ogni valutazione dettata da sano senso critico piuttosto che da ‘repulsione’ verso le divise. E ormai è chiaro che alimentare certe sterili e strumentali polemiche da solo ulteriore visibilità a chi di sicurezza non sa assolutamente nulla, e fa da cassa di risonanza a messaggi subdoli e pericolosissimi, che vorrebbero gli operatori di polizia totalmente indifesi nell’espletamento del servizio, cosa che, è bene dirlo senza ipocrisie, corrisponde a dire che i cittadini sarebbero altrettanto indifesi”.

Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo i risultati degli esami svolti dal consulente della procura di Tempio Pausania, nel sassarese, dopo il decesso del 57enne Gianpaolo Demartis, morto nella serata di sabato 16 agosto dopo essere stato fermato con il taser dai carabinieri mentre si trovava in stato di forte agitazione a Olbia, dopo la segnalazione di alcuni passanti terrorizzati, e dopo aver ferito anche uno dei militari intervenuti.

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“Quello della sicurezza è un campo troppo delicato perché si lascino i ‘microfoni’ a incompetenti che parlano solo per demonizzare le forze di polizia – conclude Mazzetti -. Sarebbe bene lasciare che ciascuno faccia il proprio lavoro senza tentare continuamente di minare il sano e giusto rapporto di fiducia che lega i cittadini alle forze dell’ordine. Abbiamo detto e continuiamo a ripetere che il taser è uno strumento assolutamente non letale, una via di mezzo fra l’arma e le nude mani, e il suo utilizzo è finalizzato solo ed unicamente a salvaguardare i cittadini, i soggetti su cui è necessario intervenire e, non ultimo, gli operatori che hanno diritto a non finire puntualmente in ospedale. Siamo tutori della sicurezza, non buttafuori da strada”.

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