L’Associazione “Sette Colonne”, sostenitrice e coordinatrice di attività culturali, di promozione di iniziative per la divulgazione sociale, l'informazione, la formazione e il perfezionamento professionale nelle discipline forensi e giuridiche, è da anni sensibile alle tematiche sociali e alla tutela dei diritti umani.
In tale settore, ha organizzato vari eventi per affrontare importanti questioni che riguardano problemi nazionali ed internazionali, come la recente raccolta di fondi in favore dei bambini in difficoltà in una sfortunata località del Mozambico; la realizzazione del progetto “Sei fonti per la vita in Congo”, consistente nella realizzazione di sei pozzi vitali per le condizioni minime di vita dei bambini, anziani, donne e uomini dei villaggi del Congo; iniziative in favore delle donne, ed altri.
Nell’ambito di tale ambizioso percorso, l’Associazione, colpita dalla segnalazione giunta dall'associato Frank Giuliani, sulla recente e prematura scomparsa di Ginevra, una bambina di due anni, colpevole di essersi ammalata di Covid in una località della Calabria, ha pensato ad un progetto in sua memoria.
L’evento è stato talmente tragico, sia per la giovane età della piccola Ginevra, 2 anni, che per la rapidità con cui si è consumato (48 ore), da voler abbracciare e cogliere immediatamente il progetto, descritto di seguito.
La piccola Ginevra nata nell'entroterra calabrese nella comunità di Mesoraca (KR), due anni compiuti a dicembre, è stata portata via dal Covid in poco più di due giorni. Quarantotto ore di corsa contro il tempo, di trasferimenti da un ospedale all’altro, fino all’arrivo a Roma, raggiunta grazie a un aereo militare che in piena notte ha portato la bambina dall'ospedale di Catanzaro al "Bambin Gesù". Quarantotto ore di speranza che si è spenta nella notte, quando Ginevra ha smesso di respirare.
Un triste epilogo, pieno di rabbia e solitudine, poiché la piccola Ginevra è stata costretta a rimanere da sola in tutti gli spostamenti, dato che papà Giuseppe, carabiniere in servizio presso la stazione di Petilia Policastro, e mamma Rossella, non hanno potuto accompagnarla nel lungo calvario, poiché entrambi positivi al Covid.
Il motivo per cui Ginevra non è riuscita a sopravvivere, è stata l’assenza di una unità operativa complessa di terapia intensiva pediatrica e di un macchinario specifico che le avrebbe salvato la vita.
Per tali motivi l’Associazione ha pensato ad una iniziativa nazionale di raccolta fondi per l’acquisto di macchinari utili al reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Ospedale di Crotone, in memoria della piccola Ginevra.
Grazie a un gemellaggio con l’Associazione “Orchestra giovanile Fontane di Roma”, verranno organizzati in tutta Italia dei concerti per la raccolta fondi per chiedere un sostegno a tale ambizioso progetto. Un impegno condiviso con dei giovanissimi artisti per aiutare i più piccini!
La cifra da raggiungere è di circa € 100.000,00.
A nome mio e dell’Associazione che rappresento faccio appello al vostro sostegno per la realizzazione del progetto Ginevra, con la speranza di raggiungere l’obbiettivo prepostoci.
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