Tirocinanti, Cgil: “Basta ambiguità, servono impegni concreti e non operazioni di facciata”
16 giugno 2025 17:57
A conferma di ciò, appena due giorni fa, oltre cento sindaci calabresi – molti dei quali hanno aderito alla piattaforma – hanno firmato un documento unitario in cui si denunciavano:
• l’assenza di certezze sulle risorse disponibili;
• la mancanza di deroghe normative;
• l’insufficienza della storicizzazione statale;
• la necessità urgente di un confronto strutturato con la Regione e le organizzazioni sindacali.
Eppure, gli stessi enti che esprimevano dubbi e riserve, oggi risultano tra quelli che hanno aderito. È chiaro quindi che questa piattaforma rischia di restituire un’immagine distorta, alimentando false aspettative nei lavoratori. Servono ora trasparenza e chiarezza.
Per questo motivo, chiediamo con forza alla Regione Calabria di avviare immediatamente la fase operativa, predisponendo e inviando senza ulteriori rinvii la Manifestazione di Interesse vincolante a tutte le amministrazioni che hanno partecipato alla piattaforma. Il documento dovrà riportare con precisione la cifra effettivamente disponibile per ciascun ente, e prevedere un breve termine per la risposta, così da non perdere ulteriore tempo e dare subito concretezza agli impegni assunti.
Solo con una risposta vincolante sarà possibile distinguere chi intende davvero assumere da chi ha solo preso tempo.
La nostra previsione reale sulle assunzioni – già contenuta nel progetto consegnato alla Regione il 5 maggio 2025 – resta invariata. È su quella base, e non su numeri generici, che si dovrà misurare l’efficacia della misura.
Ai lavoratori TIS diciamo la verità: diversi sindaci hanno aderito pur sapendo di non essere nelle condizioni di assumere. È un comportamento che va spiegato, anche pubblicamente. Dopo anni di lavoro, questi lavoratori non meritano ambiguità, ma risposte certe e dignitose.
Ribadiamo: l’unica soluzione definitiva è la storicizzazione delle risorse da parte dello Stato. I 5 milioni oggi disponibili sono del tutto insufficienti. Servono almeno 50 milioni, da prevedere nella prossima Legge di Bilancio. La Regione Calabria deve farsi carico di questa battaglia e rivendicarla con forza davanti al Governo nazionale.
Per tutti gli enti che non saranno in grado di procedere con le stabilizzazioni, sarà indispensabile individuare percorsi alternativi di contrattualizzazione, sempre sulla base di risorse che devono essere aumentate e rese strutturali.
Nel frattempo, chiediamo fin da subito che, una volta conclusa la manifestazione d’interesse, la Regione Calabria renda operativo il percorso alternativo già delineato nel documento che le abbiamo consegnato il 5 maggio scorso, utilizzando il voucher previsto, così da garantire che tutti i lavoratori esclusi dalla stabilizzazione non restino privi di tutele alla scadenza del tirocinio.
A partire da oggi, non sono più ammesse ambiguità. Gli impegni presi devono trasformarsi in atti concreti. Per rispetto verso chi, da anni, tiene in piedi pezzi essenziali degli enti locali e dei servizi pubblici calabresi, senza contratto, tutele e diritti".
E' quanto si legge in una nota a firma di Cgil Calabria e Nidil Cgil Calabria.