Un'ora di buio per migliaia di monumenti nel mondo, milioni di cittadini che spengono la luce per dire che la natura conta. Torna il 28 marzo l'Earth Hour, l'Ora della Terra, l'iniziativa mondiale del Wwf sul clima.
Per l'Italia, l'evento centrale è a Venezia, colpita pochi mesi fa da eventi climatici estremi con l'allarme acqua alta che ha provocato notevoli danni. Obiettivo della manifestazione mondiale è dimostrare, attraverso un gesto simbolico, "un impegno concreto per la salute del pianeta".
Lo scorso anno, spiega il Wwf, l'Earth Hour ha coinvolto sei milioni di persone, mentre sono stati 18.000 i monumenti tra i più importanti al mondo, dalla Tour Eiffel all'Opera House di Sidney, a restare al buio per un'ora. "Il tasso globale di perdita della natura a cui abbiamo assistito negli ultimi 50 anni non ha precedenti nella storia dell'umanità", spiega Marco Lambertini, Direttore Generale del Wwf International. Milioni di persone in tutto il mondo sono invitate a prendere parte agli eventi realizzati in occasione di Earth Hour 2020, e a partecipare alla raccolta firme online Voice for the Planet. Sarà poi presentata ai leader mondiali in occasione di forum globali come l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite "per contribuire ad assicurare un New Deal for Nature and People".
Nel 2020 il Wwf Italia ha scelto Venezia come città simbolo della lotta al 'climate change', dove il prossimo 28 marzo si terrà l'evento centrale italiano dell'Ora della Terra, realizzato in collaborazione con l'amministrazione comunale di Venezia che ha sostenuto e patrocinato l'iniziativa.
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