"Tornate a servire la Messa": l'appello di don Roberto ai giovani

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  20 agosto 2025 12:54

«Quando si faceva a gara per servire la Messa»: è con questo ricordo vivo e sincero che don Roberto Corapi, Parroco di Amaroni, Cappellano del Campus Universitario di Catanzaro e Direttore della Pastorale Universitaria della Diocesi di Catanzaro-Squillace, lancia un forte monito ai ragazzi: “Tornate a servire la Messa”.

Il suo appello, rivolto non solo ai giovani della sua comunità ma a tutti, nasce da una constatazione amara: è scomparsa l’innocenza e con essa anche certi valori fondamentali. Oggi più che mai, si avverte il cambiamento profondo della società nei confronti della religione, e per don Roberto, i chierichetti rappresentano spesso il primo segnale visibile di questo mutato rapporto tra le nuove generazioni e la Chiesa. Se un tempo si faceva a gara per servire la Messa, con entusiasmo e orgoglio, oggi tutto questo sembra quasi un’eccezione: sempre meno ragazzi sono motivati, la liturgia non è più vissuta come partecipazione viva, ma come un’abitudine stanca o, peggio, un appuntamento facoltativo. Tuttavia, questo non è un segno di sconfitta, bensì un campanello d’allarme che invita a ripensare il modo in cui viene proposta la pastorale giovanile.

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È necessario riscoprire una spiritualità concreta e autentica, perché il sonno spirituale delle famiglie ha spento la fede sotto il peso della routine quotidiana. Non bastano le prediche: servono testimonianze vere, perché, diciamolo con franchezza, troppe famiglie hanno ormai delegato alla parrocchia il compito di educare alla fede, dimenticando che i primi catechisti sono i genitori stessi. Senza modelli credibili in casa, è difficile che un bambino o un adolescente si avvicini spontaneamente alla Messa o al servizio liturgico. Eppure, don Roberto non smette di essere fiducioso: invita sacerdoti e catechisti a continuare a seminare anche quando il terreno appare secco.

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Con il cuore in mano, lancia un appello accorato ai ragazzi — tutti i ragazzi, non solo quelli della sua parrocchia — a tornare a servire la Messa con entusiasmo, con amore, con gioia, per diventare protagonisti della fede. Alle famiglie chiede di sostenere, incoraggiare e accompagnare i loro figli con convinzione e partecipazione. E conclude con un invito forte e chiaro, che è anche un grido di speranza: BISOGNA CREDERCI!

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