“La decisione della Regione Calabria di ridurre i chilometri del Trasporto Pubblico Locale comporta meno risorse per l’AMC e, inevitabilmente, la revisione di tariffe e servizi. Ma in un mondo in cui ovunque si parla di mobilità sostenibile, in cui si invitano i cittadini a lasciare l’auto privata per ridurre traffico e inquinamento, questa misura va nella direzione opposta, rischiando di penalizzare studenti, lavoratori, anziani e famiglie”.
Lo dichiara Gianmichele Bosco, che sottolinea:
“Non possiamo chiedere alle persone di cambiare abitudini, di contribuire a un futuro più sostenibile, e poi colpirle con aumenti e tagli al trasporto pubblico. La mobilità collettiva non è un costo da ridurre, ma un investimento per la qualità della vita e per lo sviluppo della città”.
Bosco richiama l’esempio della navetta per lo stadio:
“La passione sportiva è un momento di comunità che deve restare accessibile a tutti. È giusto che la tariffa venga rivista, trovando una soluzione equa che non trasformi il tifo in un privilegio per pochi”.
“Il mio impegno – conclude Bosco – sarà sempre quello di difendere un trasporto pubblico efficiente, accessibile e rispettoso dell’ambiente. Perché Catanzaro non può restare indietro e i cittadini non devono essere lasciati soli di fronte a scelte sbagliate imposte dall’alto”.
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