Scatta il ricorso di proprietari privati e imprenditori per il progetto definitivo che porta alla distruzione di troppi edifici. Il 14 ottobre Anas entrerà già in possesso dei beni
08 ottobre 2024 11:48di STEFANIA PAPALEO
Demolizione di fabbricati, chiusura di aziende, tra cui un distributore di carburante, e menomazione di servizi per il territorio interessato. Ben vengano i lavori di costruzione del Tronco della Trasversale delle Serre dallo svincolo di Gagliato allo svincolo di Soverato. Ma non sulla pelle di privati che si vedranno portar via dalle ruspe case, aziende e strutture di ogni tipo frutto dei sacrifici di una vita. Il tutto, peraltro, sulla base di un nuovo progetto che va improvvisamente a modificare il percorso originariamente previsto nel progetto preliminare del 2012, che comportava un minor costo e un minore sacrificio per le popolazioni e le aree interessate.
Ecco perchè in 14, tra i proprietari di terreni ubicati nei Comuni di Satriano, Gagliato, Soverato e Petrizzi, hanno fatto confluire la propria firma in calce a un ricorso predisposto dall'avvocato Giuseppe Pitaro contro il Commissario Straordinario per gli Interventi Infrastrutturali sulla Strada Statale 182 “Trasversale delle Serre” e l'Anas Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, al fine di chiedere l'annullamento del Decreto di approvazione del progetto "incriminato" sul presupposto che lo stesso "prevede un tracciato del tutto irragionevole ed illogico, viola la proprietà privata, è sovradimensionato, sproporzionato ed anche invasivo sotto il profilo ambientale". Ricorso con rito abbreviato, in quanto già il 14 ottobre si procederà in loco, mediante personale ANAS a tale fine delegato e con l’assistenza di eventuali tecnici incaricati, alle operazioni di immissione in possesso dei beni intestati agli interessati dal procedimento, per cui - scrive l'avvocato Pitaro - "appare indispensabile ed urgente, al fine di scongiurare il prodursi di un danno grave ed irreparabile", invocare l’intervento cautelare monocratico del presidente del Tar, al fine di sospendere interinalmente l’efficacia dei suddetti decreti d’occupazione d’urgenza, atteso che la prima camera di consiglio utile per la discussione dell’istanza cautelare in sede collegiale risulterebbe fissata a data postuma rispetto al 14 ottobre.
Ricorso già spedito all'indirizzo del Tar Calabria e nel quale si precisa anche che "i ricorrenti non sono contrari alla realizzazione dell’opera pubblica in sé (perseguendo la stessa il fine di mettere in collegamento stradale il Basso Jonio catanzarese con l’Autostrada A2 del Mediterraneo, nei pressi di Vibo Valentia), ma nutrono forti perplessità rispetto al progetto in questione, di cui hanno avuto contezza solo lo scorso mese di agosto, nel momento di ricevere individualmente la comunicazione di avvenuta approvazione del progetto definitivo denominato “CZ402 – S.S. 182 Trasversale delle Serre – Lavori di costruzione del
Tronco 5° Lotto 4° e Lotto 5° dallo svincolo di Gagliato allo svincolo di Soverato”. Da qui l'istanza di accesso agli atti alla Struttura Territoriale Calabria di ANAS S.p.A. – S.O. Espropri, manifestando la loro estrema preoccupazione, oltre che delle intere
comunità cittadine delle aree interessate, in quanto la procedura espropriativa avviata comporta la demolizione di fabbricati, la chiusura di aziende e la menomazione di servizi per il territorio interessato, lamentando di non essere stati coinvolti nel corso del procedimento amministrativo, prima che ANAS S.p.A. pervenisse all’approvazione del progetto definitivo ed alla contestuale dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Così, prendendo visione della documentazione, ecco venir fuori il progetto che, in particolare, provoca non solo l'acquisizione di terreni agricoli, ma anche la demolizione di fabbricati ad uso abitativo ove gli stessi sono residenti, distruzione di attività commerciali e di un distributore di carburante di proprietà di una delle società ricorrenti da cui trae il proprio profitto per il sostentamento alimentare delle famiglie.
Il tutto, senza un'adeguata motivazione, perchè "è evidente - si legge nel ricorso - che l’ANAS ha cambiato il tracciato approfittando delle richieste di campanile, non del territorio, ma di qualche Amministrazione comunale, certamente incompetente a sindacare la presunta tortuosità del tracciato al punto di determinarne lo stravolgimento". E giù con tutta una serie di motivazioni tecniche a supporto delle violazioni contestate e che, secondo l'avvocato Pitaro, farebbe apparire indifferibile la concessione di un provvedimento cautelare, "attesa l’evidenza dei molteplici vizi di legittimità in cui è incorsa l’Amministrazione nella ridefinizione del progetto definitivo del tracciato dei lotti 4 e 5 del tronco 5 della c.d. Trasversale delle Serre, discostandosi immotivatamente dal progetto preliminare e comportando notevoli aggravi di sacrificio dell’interesse privato dei proprietari nonché dell’interesse collettivo delle comunità cittadine di cui i ricorrenti sono anche esponenti". L’ordinaria trattazione della presente controversia nel merito, secondo i tempi tipici (sia pur abbreviati dal rito ex art. 119 c.p.a.) del processo amministrativo, non consentirebbe, infatti, di "scongiurare la produzione di danni gravi ed irreparabili, determinati dall’avvio delle attività preordinate nonché delle lavorazioni vere e proprie per la costruzione del tracciato stradale, con irreversibile trasformazione dei terreni e irreparabile sacrificio degli interessi che – col presente ricorso – si intende tutelare", conclude l'avvocato Pitaro.
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