Trasversale Serre, il Tar impone (per ora) l'alt all'esproprio per il troncone Gagliato-Soverato

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images Trasversale Serre, il Tar impone (per ora) l'alt all'esproprio per il troncone Gagliato-Soverato
Tribunale Amministrativo di Catanzaro
  08 ottobre 2024 16:08

di STEFANIA PAPALEO

Tutto sospeso. Il Tar della Calabria decide e lo fa con un Decreto del presidente Ivo Correale che accoglie il ricorso proposto dall'avvocato Giuseppe Pitaro contro il Decreto di approvazione del progetto definitivo denominato “CZ402 – S.S. 182 Trasversale delle Serre – Lavori di costruzione del Tronco 5° Lotto 4° e Lotto 5° dallo svincolo di Gagliato allo svincolo di Soverato” che prevede una serie di espropri definiti illogici.
LEGGI QUI IL RICORSO DELL'AVVOCATO PITARO

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Il presidente del Tar, dunque, sospende gli atti impugnati con una ricorso con rito abbreviato, in attesa di entrare nel merito della vicenda all'udienza già fissata per il prossimo 24 ottobre. E sarà in quella data che si ritornerà a parlare di una procedura espropriativa che prevede non solo l'acquisizione di terreni agricoli, ma anche la demolizione di fabbricati ad uso abitativo ove gli stessi sono residenti, distruzione di attività commerciali e di un distributore di carburante di proprietà di una delle società ricorrenti da cui trae il proprio profitto per il sostentamento alimentare delle famiglie. Da qui il ricorso presentato da 14 persone, tra privati e imprenditori, che, dopo aver specificato di ritenere importanti i lavori di costruzione del Tronco della Trasversale delle Serre dallo svincolo di Gagliato allo svincolo di Soverato, esprimono dubbi seri sulla validità del progetto definito che va improvvisamente a modificare il percorso originariamente previsto nel progetto preliminare del 2012, che comportava un minor costo e un minore sacrificio per le popolazioni e le aree interessate.

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Il tutto, senza un'adeguata motivazione e commettendo, secondo i ricorrenti, una serie di violazioni che hanno indotto il legale  a ritenere indifferibile la concessione di un provvedimento cautelare, anche in virtù del fatto che già il 14 ottobre si sarebbe proceduto in loco, mediante personale ANAS a tale fine delegato e con l’assistenza di eventuali tecnici incaricati, alle operazioni di immissione in possesso dei beni al centro della querelle.

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Tesi evidentemente condivisa dal presidente del Tar, che ha sospeso tutto in attesa di chiarire meglio ogni aspetto della procedura di esproprio contestata.

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