“Le roboanti polemiche del centrodestra di questi giorni sulla sanità lametina dimostrano l’affanno di una coalizione che arranca di fronte alla dimostrata autorevolezza, alla competenza e al piglio riformatore e progressista di Doris Lo Moro, candidata sulla quale il M5S, tra i primi, ha sempre creduto e riposto la massima fiducia, soprattutto nella sua capacità di far voltare pagina a Lamezia Terme.
Malevole mistificazioni, spesso degradate a pettegolezzo, non inficeranno minimamente la volata di Doris e della coalizione di centrosinistra verso la vittoria. Una coalizione così attrattiva che persino Mario Murone voleva esserne a capo, ricevendo notoriamente un bel “niet”.
Oggi l’avvocato Murone si trova a dover fare i conti con sponsor-ventriloqui che lo vogliono utilizzare per renderlo protagonista di polemiche sulla sanità lametina orchestrate ad arte. Trattasi, però, di arte povera, in primis di contenuti.
L’avvocato Murone in passato viveva a Roma e non conosce un chiaro dato storico, ossia che Doris Lo Moro da assessora regionale alla sanità ha contribuito all’organizzazione della spesa sanitaria, alle linee guida del Piano Regionale della Salute e poi all’approvazione del Piano stesso da parte della Giunta Loiero. L’ultimo piano regionale adottato dalla Regione Calabria e mai modificato! Addirittura, Doris Lo Moro, riuscì anche ad attivare risorse di vent’anni prima (nella specie quelle di cui all’articolo 20 della legge Finanziaria 67 del 1988) e sottoscrisse anche un accordo quadro con la Ministra della Salute Livia Turco (sempre datato 2007) sulla costruzione di nuovi ospedali in Calabria. Il tutto rimanendo assessora regionale in poco più di due anni, in una delle fasi più difficili della storia della nostra Regione a seguito del terribile omicidio dell’On. Fortugno da parte della mafia.
Altro dato storico: il grosso del debito sanitario calabrese è stato prodotto negli anni da Giunte regionali del centrodestra. Su questo la coalizione muroniana non ha nulla da dire, evidentemente.
Pertanto, invito il novello candidato del centrodestra non segua le sirene di ex parlamentari che decantano amore per Lamezia Terme a fasi alterne, tanto da sostituirla con il collegio uninominale di Carpi sotto alle ultime elezioni politiche.
Non è su questo piano che il centrodestra riuscirà a rifarsi una verginità dopo anni oscuri di scioglimenti per infiltrazioni mafiose (Comune ma anche ASP) e finto civismo. Gli elettori sapranno scegliere e sceglieranno il cambiamento”.
Lo scrive l’Onorevole Riccardo Tucci del Movimento 5 Stelle.
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