di RITA TULELLI
Negli ultimi anni il litorale catanzarese, che si estende tra Roccelletta di Borgia e Catanzaro Lido, ha conosciuto una trasformazione evidente. Quello che un tempo era un turismo quasi esclusivamente locale, legato soprattutto alle famiglie calabresi e ai villeggianti di ritorno dall’estero, oggi si apre a un pubblico più variegato. Non si cerca più soltanto mare e relax, ma esperienze autentiche, contatto con la cultura del territorio e proposte di turismo sostenibile. La spiaggia di Roccelletta, a pochi chilometri dal capoluogo, resta una delle mete più amate da chi predilige natura e tranquillità. Qui la sabbia dorata e il mare limpido si fondono con la bellezza del Parco archeologico di Scolacium, che permette al visitatore di alternare una giornata di sole a una passeggiata tra i resti della città romana di Scylletium.
Negli ultimi tempi è cresciuta l’attenzione verso questa combinazione di mare e cultura, con piccole strutture ricettive a conduzione familiare che puntano sull’accoglienza calorosa e sulla cucina tradizionale per distinguersi. Catanzaro Lido, invece, rappresenta il cuore dinamico del turismo balneare della zona. Negli anni Duemila il lungomare ha vissuto una profonda riqualificazione e oggi è un luogo di aggregazione vivace, punteggiato da stabilimenti balneari moderni, ristoranti e locali notturni. La spiaggia, ampia e sabbiosa, offre servizi sempre più diversificati, dal noleggio di attrezzature sportive al beach volley, fino alle discipline acquatiche come il kitesurf o il sup. Anche il tipo di pubblico è cambiato: accanto alle famiglie che restano una presenza stabile, sono arrivati i giovani, attratti dalla movida estiva, dai concerti e dagli eventi organizzati durante la stagione balneare. Il turismo, dunque, sta seguendo nuove tendenze.
Chi visita le spiagge catanzarese oggi vuole vivere esperienze che vadano oltre il semplice bagno in mare, spaziando dalle escursioni nei dintorni all’enogastronomia, fino alla scoperta dei borghi vicini. Cresce anche la sensibilità verso la sostenibilità ambientale, con lidi che riducono l’uso della plastica e che partecipano a iniziative dedicate alla pulizia delle spiagge. Dopo la pandemia si è inoltre affermato un turismo di prossimità: molte famiglie calabresi hanno riscoperto le coste della propria regione, preferendole a mete lontane, mentre la presenza digitale delle strutture su social e portali ha favorito l’arrivo di visitatori da altre zone d’Italia incuriositi da foto e recensioni.
Il mare resta la risorsa principale di Catanzaro e del suo hinterland, ma la sfida per il futuro sarà quella di destagionalizzare l’offerta, unendo il turismo balneare alle proposte culturali e naturalistiche che il territorio può offrire. Dall’azzurro dello Ionio alle montagne della Sila, passando per i borghi storici, il litorale catanzarese ha tutte le carte in regola per diventare un polo attrattivo non solo d’estate, ma durante tutto l’anno.
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