Turismo: 13 milioni di presenze "fantasma" a Roma. Si attende il Ddl sul turismo che conterrà stretta su affitti brevi 

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images Turismo: 13 milioni di presenze "fantasma" a Roma. Si attende il Ddl sul turismo che conterrà stretta su affitti brevi 
Il ministro Dario Franceschini
  19 febbraio 2020 19:30

di CINZIA CONTI 

Oltre 13 milioni di presenze fantasma (cioè non calcolate dalle statistiche ufficiali del turismo quindi non classificate e irregolari) tra gli affitti brevi a Roma, pari al 55,9% dell'offerta online complessiva.

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E' la stima prudenziale ma comunque choc che emerge dal rapporto sul sommerso ricettivo a Roma realizzato da Sociometrica per l'Ente bilaterale del turismo del Lazio che parla di situazione "insostenibile". Ancora più importante perché presentata a pochi giorni dal Ddl sul turismo che conterrà, come anticipato dal ministro Dario Franceschini e come si legge nelle bozze, una stretta sul mercato degli affitti brevi.

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Secondo le stime ufficiali alberghiere ed extralbeghiere le presenze annue a Roma sono 43 milioni 550 mila: quelle in nero incidono per oltre il 30% portando il dato totale a 57 milioni 116 mila. L'offerta degli appartamenti in affitto breve, che risulta aumentata del 46% negli ultimi 3 anni, risulta essere ben concentrata per ben oltre la metà nel I Municipio ed è caratterizzata dalla disponibilità a ospitare per un numero di notti breve (circa 3) che va a sovrapporsi alla permanenza media alberghiera.

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"È impossibile amministrare una metropoli - spiega il presidente dell'Ebtl Tommaso Tanzilli - senza conoscere la quantità effettiva di fruitori dei suoi servizi pubblici (dai trasporti alla raccolta dei rifiuti, dal traffico alla pubblica sicurezza). Siamo di fronte a un fenomeno che non crea occupazione né investimenti: case di proprietà per la maggior parte gestite da società di property management con pochi addetti e l'uso di molti mezzi di automazione. Non è sharing economy. È un'impresa a tutti gli effetti che ci auguriamo sia tassata come è giusto". La crescita incontrollabile del mercato degli affitti brevi, oltre a desertificare il centro dalla presenza dei residenti, spiazza anche le famiglie che risultano tagliate fuori dalla possibilità di affittare un grande numero di appartamenti: "Con rendimenti che vanno dai 2 mila agli oltre 6 mila euro mensili se adibiti ad affitto breve, gli appartamenti risultano infatti fuori portata per le famiglie romane, che secondo la stima di Uniaffitti si attestano su una media di possibilità di spesa di 870 euro mensili" spiega Antonio Preiti, direttore di Sociometrica che ha curato l'indagine.

"Per fortuna ci stiamo accorgendo che la piaga degli affitti abusivi non è più solo un problema degli alberghi. In tutto il mondo stanno prendendo provvedimenti e anche il governo si è svegliato, in seguito anche alle nostre pressioni. Attendiamo finalmente una legislazione che regoli questo mercato che non ha nessuna regola" dice il presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli. "Anche perché - sottolinea - rischiamo di creare due fasce di clienti, una che soggiorna con tutte le tutele previste dalla legge negli hotel (dai materiali ignifughi al controllo di sapone, lenzuola etc, dal controllo del personale alla cucina) e una che viene esposta a tutta una serie di pericoli perché non viene richiesto nulla di quello che si richiede a noi albergatori. Se le istituzioni accettano questa discriminazione fatta sulla base della scelta dell'esercizio va bene ma io lo denuncio!".

Come esponente di Roma Capitale c'era l'assessore allo Sviluppo economico, turismo e lavoro Carlo Cafarotti: "Noi assessori al turismo delle principali turistiche italiane tra cui Roma, Napoli, Firenze e Milano, abbiamo scritto una lettera che breve invieremo al ministro Dario Franceschini sull'emergenza degli affitti brevi che saranno degli argomenti del ddl sul turismo collegato alla legge di bilancio. I punti principali riguardano la richiesta di maggiore sicurezza, la necessità di stabilire non solo il numero degli appartamenti affittabili (che a mio avviso dovrebbero essere solo due compreso quello in cui si abita) ma anche il loro giro di affari e il numero di giorni in cui si affitta l'anno". E aggiunge: "Il 2020 l'anno in cui si norma e si governa, c'è la volontà di tutti gli enti locali e anche la disponibilità del governo. Bisogna risolvere questa emergenza".

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