Umg, Cuda: “Mai violato norme su sistema di reclutamento” e invita Costanzo a guardare altrove

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images Umg, Cuda: “Mai violato norme su sistema di reclutamento” e invita Costanzo a guardare altrove

  06 dicembre 2024 10:52

di GIOVANNI CUDA*

Le recenti affermazioni diffuse sulla stampa a proposito del nostro Ateneo sono gravemente diffamatorie e costituiscono un attacco ingiustificato alla reputazione di un'istituzione che da decenni è impegnata nella formazione di giovani e nella produzione di ricerca di alto livello.
Ancora una volta, siamo costretti a smentire categoricamente le accuse di nepotismo e favoritismo che ci vengono rivolte. 

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Il nostro sistema di reclutamento del personale docente e ricercatore è basato su rigorosi criteri di valutazione, trasparenza e meritocrazia.
Ecco alcuni fatti incontrovertibili:
• Concorsi pubblici: Tutti gli accessi all'Università avvengono esclusivamente tramite concorsi pubblici, aperti a tutti i candidati in possesso dei requisiti.
• Commissioni indipendenti: le commissioni giudicatrici sono composte da esperti provenienti da diverse università italiane e internazionali, garantendo così l'imparzialità e l'oggettività delle valutazioni.
• Valutazione dei curricula: i candidati sono valutati esclusivamente in base ai loro titoli di studio, alle pubblicazioni scientifiche, all'esperienza professionale e alle capacità di ricerca.
• Sedute pubbliche: le sedute di valutazione sono pubbliche, consentendo a chiunque di assistere alle operazioni e di verificare la correttezza dei procedimenti.
• Legislazione vigente: l'Università si attiene scrupolosamente a tutte le norme legislative in materia di reclutamento del personale, comprese quelle che disciplinano i casi di parentele. 
Queste norme non sono mai state violate dalla nostra Università. 
Se il vincitore di un concorso è parente di qualche professore ma ha un curriculum giudicato idoneo da una commissione di esperti di cui non fanno certo parte parenti e neanche professori della stessa Università allora non vedo problemi di nessun tipo. L’interesse dell’Università è di reclutare i giovani scienziati più bravi indipendentemente da eventuali rapporti di parentela.

Le accuse di nepotismo appaiono, dunque, del tutto infondate e diffamatorie. È evidente che chi le avanza non conosce il funzionamento del nostro ateneo e mira solo a screditare il nostro lavoro.
Riteniamo che sia fondamentale tutelare l'immagine dell'Università e di tutti coloro che vi operano. Pertanto, valuteremo ogni iniziativa legale utile a difendere il nostro onore e la nostra reputazione.
 
Invitiamo tutti coloro che sono interessati a conoscere nel dettaglio le procedure di reclutamento del nostro Ateneo a consultare i bandi e i verbali delle commissioni giudicatrici, liberamente accessibili sul nostro sito web.
Ci piacerebbe che le informazioni che il sig. Costanzo chiede all’Università vengano rivolte anche a tutte le Istituzioni pubbliche catanzaresi così da avere una mappa precisa delle metodologie assunzionali adottate da tutti.
 
Ancora una volta, con dispiacere, registriamo disprezzo e accuse ingiuste verso la nostra Università, accuse che non possiamo assolutamente condividere. Non crediamo che l’Università sia la mela marcia della società catanzarese come vuole far credere Costanzo e ci aspettiamo che la stessa trasparenza venga richiesta a tutti.
 
Concludiamo ribadendo il nostro impegno per la trasparenza, la meritocrazia e la qualità della ricerca.

*Rettore Università Magna Graecia di Catanzaro 

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