di FILIPPO COPPOLETTA
Sono le 4.30 del mattino quando una folla di circa 300 persone si raduna sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Un anno fa, proprio a quell’ora, il caicco Summer Love si abbatteva contro una secca a pochi metri dalla riva. In mare finirono centinaia di migranti, avvolti dalle onde troppo alte di un mare in tempesta che non lasciò scampo a 94 di loro. Di questi, 35 erano ancora minorenni.
Trentacinque sono anche i peluche messi in cerchio, questa mattina, sulla spiaggia. Al centro una maglietta bianca con su scritto “Kr46M0”, la dicitura con cui era stata identificata la più piccola vittima di questa tragedia.
Tra i presenti, c’è chi è sopravvissuto al naufragio e con occhi affranti guarda quel mare ancora agitato come quella notte. Ci sono i parenti di chi non ce l’ha fatta. Più volte, quest’ultimi, si lasciano andare in un pianto colmo di dolore. Stringe una candela tra le mani anche Khaled Ahmad Zekriya, Ambasciatore della Repubblica Islamica e dell’Afghanistan a Roma. Ci sono alcune rappresentanze delle istituzioni locali e neanche gli studenti hanno voluto far sentire la loro assenza: con un pullman in 36 sono arrivati dall’Istituto De Nobili di Catanzaro.
Si è poi tenuto un momento di preghiera, al termine del quale due superstiti, insieme ai due pescatori che per primi intervennero sul luogo della strage, hanno gettato una corona di fiori in mare, in memoria di chi non ce la fece un anno fa, così come di chi ancora oggi trova la morte in questi viaggi della speranza.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736